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    Violamania:| Aprite il 'parco giochi'

    Violamania:| Aprite il 'parco giochi'

    Viviano, Roncaglia, Rodriguez, Nastasic, Cassani, Borja Valero, Olivera, Aquilani, Pasqual, El Hamdaoui, Jovetic. Potrebbe essere questo l'undici iniziale con cui la Fiorentina scenderà in campo fra nove giorni, nel primo match ufficiale della stagione 2012-2013. Niente male se si considera come era finito lo scorso campionato, ovvero senza punte, senza nessuno da salvare in quanto a rendimento, e soprattutto senza dignità. L'ottimo lavoro svolto dal club viola, a cominciare dalle parole spese in val di Fassa da Andrea Della Valle, unite ai soldi messi a disposizione del duo Pradè-Macia, senza dimenticare le indicazioni precise di Vincenzo Montella e del suo staff tecnico, hanno reso questo mese di agosto caldo sì, ma soprattutto di ritrovata passione per la Fiorentina che verrà.

    E' tornata la voglia di parlare di viola nei bar e in ogni centro d'aggregazione della città, ed è questa la cosa più bella. C'è una curiosità infinita nel voler toccare con mano i nuovi 'eroi' gigliati, nello scoprire come gioca questa squadra, e soprattutto è tornata la voglia di sognare. Perché fino a quando il primo pallone non rotola, nessun traguardo può essere precluso. La parola d'ordine però deve essere pazienza, perché la Fiorentina viene dalle macerie di due anni e mezzo senza logica, e quindi servirà del tempo, e ancora tanto lavoro a Vincenzo Montella, per assemblare una squadra che soprattutto torni ad uscire dal campo sempre con la maglia sudata e a testa alta. Quello che si sta consegnando all'ex tecnico di Roma e Catania è una sorta di parco giochi, perché c'è di tutto (speriamo soprattutto maggior raziocinio nei comportamenti fuori dal campo, ma anche piedi buoni e duttilità).
     
    L'obiettivo primario della Fiorentina di questa stagione, al di là di ciò che dirà la classifica finale del campionato, è infatti quello di tornare a divertire. Solo ri-entusiasmando e giocando bene - con continuità - a pallone, si può rompere quel muro di scetticismo che ancora c'è da parte di qualcuno, ferito dalle prolungate, cocenti delusioni. In uno stadio, il 'Franchi', in cui finalmente la visibilità sarà migliore, e in cui forse ci sarà anche la possibilità di abbracciare i propri beniamini. Alla società gigliata l'appello di continuare con la disponibilità avuta durante il periodo di ritiro in val di Fassa, in cui i giocatori si sono sempre più legati ai tifosi saliti all'ombra delle Dolomiti. Quindi che arrivi presto la possibilità di vedere gli allenamenti al Centro sportivo, perché ora che il supporter viola ha ripreso a sognare, il proprio 'luna park' viola vuole goderselo il più possibile, e non soltanto una volta ogni due settimane di campionato. 

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