Violamania:| Albergo Fiorentina
A chi critica, anche in maniera feroce, il rendimento stagionale di Alberto Gilardino, consiglio di chiudere gli occhi e immaginarsi l'attaccante di Biella, ad inizio campionato, nello spogliatoio della Fiorentina. Il numero 11 viola cerca il compagno d'attacco con cui giocherà e vede che Stevan Jovetic non c'è, si è fatto male il 4 di agosto e non rientrerà fino a fine stagione; Adrian Mutu è squalificato fino a fine novembre, poi deciderà di tirare un cazzotto ad un cameriere kosovaro e di fuggire dallo spogliatoio alla vigilia delle partite; Adem Ljajic sembra uno di quei bravi scolaretti che magari fra qualche anno potrà essere il fidanzato di sua figlia Ginevra, se solo imparasse a dire più di due parole di fila in italiano e la smettesse di giocare alla playstation o mangiare cioccolato; ed infine El Khouma Babacar, grande forza fisica ma mente e voglia da bambinone, tipico di chi ha solo 17 anni. Intorno a Gilardino solo esterni destri - Santana, Papa Waigo, Cerci e Marchionni - e portieri, portieri ed ancora portieri. Perché chi ha costruito la Fiorentina ad inizio stagione forse non sapeva della regola che nel calcio di estremi difensori ne gioca solo uno: al momento tesserati ce ne sono ben cinque.
Artur Boruc ha aperto bocca solo il giorno della sua presentazione in maglia viola, poi silenzio totale. Mai venuto a parlare in sala stampa, mai partecipato ad eventi mondani o a feste di Violaclub. Al portiere polacco, quando è arrivato a Firenze, era stato promesso che sarebbe stato titolare, salvo poi scoprire che chi voleva cedere Frey - quello che titolare era davvero - non l'aveva chiesto al portierone francese, con cui il dialogo si era interrotto da tempo. E così fra uno sfogo e l'altro ai giornali polacchi sulle promesse del club viola non mantenute, Boruc - evidentemente grazie anche ad una 'macumba' di Varsavia - è diventato il numero uno della porta gigliata, visto che Frey a fine ottobre si è gravemente infortunato in allenamento. Al termine della stagione ci racconteranno che Boruc è voluto andar via perché stanco del campionato italiano - la realtà però è diversa, perché il 30enne di Siedlce si è perfettamente integrato a Firenze -, e così tornerà ad essere titolare Seba Frey, che si sarà cercato di vendere in tutti i modi, ancora una volta contro la volontà dello stesso portiere, senza però trovare qualcuno disposto a pagare il suo lauto ingaggio
Tutto risolto? Macchè. Finalmente la prossima estate scadrà il contratto di Vlada Avramov. Un bravo figliolo, che il club viola ha cercato di vendere anche al mercato delle Cascine, ogni martedì mattina, senza però trovare acquirenti. Il prossimo 32enne di Novi Sad un bel giorno si infuriò per la vignetta di un sito internet viola che lo ritraeva come un portatore di pacchi, dopo la battuta del tecnico Mihajlovic che lo aveva descritto come 'persona utile' a portargli le cose dalla casa della madre. L'ultima immagine nitida di Avramov è quella scattata allo stadio 'Tardini' di Parma quando, su un innocuo tiro di Crespo, il portiere serbo si tuffò goffamente, compromettendo il passaggio del turno in coppa Italia della sua Fiorentina. Bravo ragazzo Avramov, professionista vero, ma se in tanti anni il club viola ha cercato di venderlo a chiunque, senza trovare acquirenti seri, un motivo ci sarà. Dicevamo dei problemi che rimangono per la prossima stagione, e rispondono al nome di Neto. La Fiorentina ci ha investito due milioni lo scorso gennaio, sprecando con lui l'opportunità di tesserare un altro extracomunitario. Chi glielo dirà al brasiliano che dovrà giocarsi il posto con Frey? E che fine farà Seculin? Tutte domande a cui speriamo di avere presto risposta, nell'unica squadra, la Fiorentina, con un solo vero attaccante in rosa e più portieri che un albergo.