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  • Violamania:| A.A.A. badante cercasi

    Violamania:| A.A.A. badante cercasi

    Quali sono state le sconfitte più cocenti della Fiorentina targata Della Valle-Corvino-Mihajlovic la passata stagione? Non certamente quelle di classifica, visto che la storia della squadra gigliata ha offerto spesso campionati mediocri, all'insegna dell'anonimato in termini di traguardi finali. La prima è stato il gioco: la Fiorentina, anche nel periodo dei cosiddetti risultati positivi - una serie di pareggi fini a se stessi che, anche a rosa completa, non hanno fatto impennare la classifica -, non ha mai dimostrato continuità di rendimento, progressi dei suoi giocatori migliori o accenni al carattere del proprio allenatore, che da atleta proprio su quest'ultimo tratto distintivo aveva basato la sua prestigiosa carriera. Lo stadio, a differenza di ciò che ha detto l'autodefinitosi patron Andrea Della Valle, si è svuotato non certamente solo per la mancata riconferma di Cesare Prandelli, ma soprattutto perché la squadra non ha mai dato motivo ai propri tifosi, oltre ai colori della maglia (per fortuna incedibili) per andare a sedersi sugli spalti del 'Franchi'.

    La seconda è stata la vita degli atleti fuori dal campo. Non tanto casualmente, Prandelli rilasciò un'intervista lo scorso settembre in cui dichiarava che il vero problema nella gestione dello spogliatoio è la vita e l'atteggiamento da viziati dei giocatori che aveva allenato fino a pochi mesi prima. La dichiarazione in città venne salutata come irrispettosa ed irriconoscente verso quei giocatori che per quattro anni avevano contribuito ai successi del tecnico di Orzinuovi in Italia ed in Europa. Sta di fatto che con la classificazione degli episodi incresciosi accaduti fuori dal rettangolo di gioco si potrebbe riempire una vera e propria 'galleria degli orrori': dall'automobile ribaltata da Vargas - o dal cugino? - in un'alba d'inverno, al cazzotto di Mutu ad un cameriere kosovaro, seguita poche settimane dopo da una fuga dallo spogliatoio alla vigilia di un incontro; passando per le multe rimediate da Alessio Cerci in giro per Firenze, senza dimenticare le sue dichiarazioni contro la tifoseria a campionato finito, e non tralasciano il dito medio di Comotto all'ultima di campionato, con tanto di pantaloncino alzato verso i propri tifosi.

    Fra pochi giorni (speriamo) si terrà il consiglio d'amministrazione della Fiorentina, tanto atteso e tanto rimandato. Speriamo che fra le nuove figure che dovranno entrare nel club - oltre ad un 'grande comunicatore', che non debba aspettare dal direttore sportivo la conferma su chi far parlare nel dopo partita -, la società si faccia carico di inserire anche una sorta di 'badante' che controlli i giocatori viola, non solo nelle parole ma soprattutto nei gesti e nella vita fuori dal campo, a costo di passare per quella maestra che nell'ora di ricreazione ha occhi ed orecchi solo per la sua classe di infanti. A proposito di ragazzi dalla giovane età: complimenti alla squadra Giovanissimi della Fiorentina, campione d'Italia giovedì scorso. Mi sarebbe piaciuto che il responsabile del settore giovanile, invece di dedicare il premio al club, avesse pensato a chi questi piccoli giovani campioni li accompagna ogni giorno dalle stazioni ferroviarie fiorentine (arrivano da tutta la Toscana) al campo di allenamento della 'Trave', dove si allenano. A chi lava e rammenda le loro maglie viola, a chi cura le gestione dei campi, a chi si informa su come va il loro rendimento scolastico e a chi anche negli ultimi quattro giorni, dopo un titolo vinto, gli ricorda che il calcio è importante, ma i valori della vita non sono fama, successo ,soldi e belle ragazze. Un consiglio, cari genitori dei nostri ragazzi campioni d'Italia: se domani qualcuno vi minaccia di cedere il cartellino di vostro figlio, se non scegliete il procuratore gradito a qualche dirigente, denunciatelo.

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