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    Viola e Atalanta, che bordate! Dallo sgarbo Mancini a Sportiello e i rigori

    Viola e Atalanta, che bordate! Dallo sgarbo Mancini a Sportiello e i rigori

    • Giacomo Brunetti
    Tutto iniziò esattamente un anno fa. E da quel giorno i rapporti sono costantemente diventati sempre più freddi. Fiorentina e Atalanta continuano a litigare, tra il campo e le stanze dirigenziali. Il rigore concesso per il presunto intervento falloso di Toloi su Chiesa, che ha indirizzato la gara ma non ne ha cambiato l'inerzia, è l'ultima scintilla che ha infervorato il rapporto. Il clima, tra le due rivali nella lotta europea, è ai minimi termini.

    IL (NON) FISCHIO DI PAIRETTO - Un rigore estremamente dubbioso assegnato ai bergamaschi per un contatto tra Pezzella e Ilicic, poi due penalty non concessi alla Fiorentina, tra cui quello palese quando Berisha atterra Dias nel finale: con questo score il 24 settembre 2017 la moviola giudicò la direzione al 'Franchi'. Pairetto, mesi dopo, venne criticato anche da Gasperini dopo una sfida contro la Lazio, con quest'ultimo che venne accusato di scarsa memoria.

    IN SEDE LEGALE - Da quel giorno, niente fu come prima. "Il Tribunale Federale ha prosciolto l’Atalanta e il Perugia e i rispettivi presidenti deferiti dal Procuratore Federale per accordi riguardanti trasferimenti di calciatori al fine di eludere obblighi contrattuali in capo al Perugia, con riferimento a Gianluca Mancini e Alessandro Santopadre": con questo comunicato, le accuse della Fiorentina caddero. Mancini, 'regalato' con la futura rivendita al Perugia, vide la propria valutazione cambiare radicalmente nel passaggio all'Atalanta, facendo indignare la società viola, ingannata sulla percentuale futura.

    "FERMATE TUTTO" - E i Della Valle si indignarono. Tanto che i rapporti con i lombardi si spaccarono. In sede di trattativa, Diego bloccò il riscatto di Marco Sportiello a fine maggio proprio a causa della querelle Mancini. Corvino lavorava all'operazione, il portiere e il proprio entourage attendevano, l'Atalanta era pronta a liberarsene definitivamente: DDV disse 'no' e tutto finì in quel momento. Uno strappo troppo grande per poter fare affari. E in estate, al fotofinish i nerazzurri hanno soffiato Pasalic ai viola: "Ho scelto per le coppe europee", dirà in seguito il croato. Colpa, anche, dei rapporti tra Chelsea e Fiorentina successivi alla vicenda Salah.

    ULTIMO CAPITOLO - Un escalation di avvenimenti che ieri ha toccato nuovamente alte vette. Gasperini e Pioli, a fine partita, sono stati divisi. Il tecnico orobico ha etichettato Chiesa come "tuffatore", quello gigliato ha dichiarato di non gradire le parole del collega e che anzi, nessuno deve parlare degli elementi altrui. E poi Percassi, esploso nel post-gara: "Tutto preparato in settimana con le lamentele della dirigenza della Fiorentina (dopo le proteste post-Inter, ndr)". La risposta (seccata) dei toscani non è mancata.

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