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Vinicius sbaglia un rigore, il Bernabeu fischia: il Real Madrid va ko contro il Valencia, ora in Liga si fa dura
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Un pomeriggio che lascia cicatrici importanti ai Blancos di Carlo Ancelotti, non solo per il risultato ma anche per i brutti segnali che arrivano dalla gara del Bernabeu: un tempo regalato, ma soprattutto la spaccatura che sembra allargarsi tra Vinicius Jr e i tifosi delle Merengues.
Il brasiliano è protagonista nel bene e nel male della gara, fa e disfa incassando la reazione negativa dei suoi tifosi.
RIGORE 'RUBATO' A MBAPPE' E SBAGLIATO: PIOVONO FISCHI - Tutto nasce nei primi minuti della gara. Dopo qualche dribbling sbagliato dalle tribune del Bernabeu si sentono alcuni mormorii, che al 13' si trasformano in fischi ben udibili. Al Real viene concesso un rigore per fallo su Mbappé - contestato dal Valencia - e tutti si aspettano che sia proprio il francese a batterlo. Il pallone invece lo prende Vini Jr, che calcia debolmente rasoterra e così il portiere ospite Mamardashvili può fare bella figura parando la conclusione.
I tifosi non perdonano il brasiliano, né per la decisione si 'soffiare' il penalty a Mbappé né per la terribile conclusione dello stesso. Ad acuire il nervosismo dei Blancos anche il vantaggio del Valencia pochi minuti più tardi, al 15', con Diakhaby che di testa sovrasta Rudiger e insacca alle spalle del 19enne Fran Gonzalez, debuttante tra i pali madridisti. Secondo rigore sbagliato da Vinicius in stagione dopo quello contro l'Atletico Madrid nel ritorno degli ottavi di finale di Champions League.
GOAL DA RECORD, MA RESTANO I FISCHI - Da lì in poi i fischi accompagnano Vinicius Jr, che vuole riscattarsi e al 50' ci riesce parzialmente: dalla sua azione nasce un corner per il Real e sugli sviluppi è proprio il brasiliano a realizzare per l'1-1. Il 20esimo goal in stagione, -4 dal suo massimo in camiseta blanca, e complessivamente rete numero 104 con il Real eguagliando Ronaldo il Fenomeno come miglior marcatore brasiliano nella storia del club. Pareggio momentaneo e record non cambiano l'umore dei tifosi: non tutto il Bernabeu, ma una parte di esso fischia ancora Vini anche quando lascia il campo al 77'.
HUGO DURO SPEZZA LA MALEDIZIONE - La partita sembra essersi rimessa sui giusti binari per la squadra di Ancelotti, ma così non è e al 95' arriva la doccia fredda. Arriva Hugo Duro. L'attaccante, entrato al 74', conferma di scatenarsi quando vede Real e in pieno recupero di testa realizza il goal del definitivo 1-2. Sfatando anche un tabù: quarta partita consecutiva a segno contro il Real Madrid tra questa stagione e la scorsa, ai quali si aggiungono anche le ultime due contro il Barcellona, ma in queste sei occasioni il Valencia non aveva mai vinto contro Real o Barça. Lo ha fatto questa volta ed è un arete pesantissima, perché consente ai Murcielagos di allungare sulla zona retrocessione e, di contro, infligge un duro - si perdoni il gioco di parole - colpo alle ambizioni dei Blancos in Liga.
REAL MADRID: BRUTTI SEGNALI - "Il Real Madrid firma la resa" titola As e in effetti la sensazione è che lo stop del Bernabeu possa rendere estremamente complicata la rimonta delle Merengues in campionato. A preoccupare sono soprattutto i tanti fattori negativi che si accumulano in partita. I rigori sono uno di essi, in stagione sono 5 sbagliati sui 17 avuti a favore in tutte le competizioni e con tre tiratori diversi: 2 Vinicius Jr, 2 Mbappé e 1 Bellingham. "È una stagione complicata per quanto riguarda i rigori - ammette Ancelotti a fine partita -. Bellingham, Mbappé e Vinicius hanno sbagliato... Ho cercato di dargli fiducia, ma ha sbagliato anche questa volta". A chi invoca una gerarchia più netta con Mbappé primo rigorista, il tecnico non dà una risposta certa: "Vedremo".
Il problema rigori ne nasconde un altro, il collidere degli ego dei tanti campioni nella zona offensiva che a volte prende il sopravvento rispetto agli interessi della squadra. Capire perché Vinicius volesse quel rigore non è complicato, al di là della possibilità di eguagliare il Fenomeno c'era anche la voglia di ritrovare un goal che mancava da quasi un mese, dal 9 marzo. Un errore dettato dalla troppa voglia di fare? Forse. Un errore perdonato dall'ambiente? Certamente no e quei fischi che hanno accompagnato l'uscita dal campo del brasiliano sono un pessimo segnale in vista dei prossimi impegni. "Vinicius è concentrato su ciò che sta facendo. Può giocare bene o male, ma è concentrato su ciò che fa", prova a minimizzare Ancelotti, ma per il tecnico sarà fondamentale trovare il modo di gestire l'ego di tre fuoriclasse come Mbappé, Vinicius e Bellingham. Sono sì compagni di squadra, ma allo stesso tempo potenzialmente rivali per il Pallone d'Oro: questa competizione individuale può essere benzina per animare l'attacco del Real, ma può anche essere un boomerang per il finale di stagione. Che può ancora dare tanto al Madrid: la Liga si complica non scappa via grazie al Betis che ferma il Barcellona sull'1-1, restano ancora la Champions League (prossima sfida con l'Arsenal ai quarti), la Copa del Rey (finale con il Barcellona) e il Mondiale per Club.
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Commenti
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I rigori forse dovrebbero tirarli altri, ne ha già sbagliati due pesanti. Di cristiano purtroppo...