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    Vince il Chelsea, ma le Juventus Women sono una realtà anche in Europa. Che spot i 17mila dello Stadium

    Vince il Chelsea, ma le Juventus Women sono una realtà anche in Europa. Che spot i 17mila dello Stadium

    • Nicola Balice, inviato a Torino
      Nicola Balice, inviato a Torino
    C'è una novità: le Juventus Women se la possono giocare con chiunque, anche in Europa. Se era questo che veniva chiesto a Joe Montemurro, ed era questo, allora la missione bianconera si può dire già vicina al compimento. All'Allianz Stadium è arrivato il Chelsea vicecampione d'Europa, non brillante come nei momenti migliori e già il 3-3 col Wolfsburg lo aveva dimostrato, ma pur sempre il Chelsea. E la Juve l'ha affrontato con coraggio, provando a rispondere colpo su colpo, provando a imporre il proprio gioco. Che c'è, perché la Juve gioca a calcio, gioca un bel calcio. Pure contro una big europea come il Chelsea, lo ha fatto. Poi la maggior esperienza e il maggior talento delle Blues hanno fatto la differenza, soprattutto nel secondo tempo: la sconfitta della Juve per 1-2 è forse tutta qui, ma i passi avanti rispetto alle precedenti avventure europee sono evidenti, la crescita in termini di consapevolezza e personalità è esponenziale. Con un successo, questo sì, che solo la Juve in Italia e forse in Europa è capace di raggiungere: all'Allianz Stadium c'erano 16781 spettatori, pubblico in gran parte composto da famiglie e bambini, anche grazie all'ingresso gratuito. Di modi migliori per promuovere il calcio femminile, semplicemente, non ce ne sono.

    LA PARTITA. Il Chelsea ha qualcosa in più, si vede. Ma la Juve non ha paura e se la gioca, con Montemurro che vince la personalissima sfida con Emma Jayes. Però al 31' è il Chelsea a passare in vantaggio, Cuthbert taglia in due la difesa bianconera partendo da destra, prima salta Boattin, poi Rosucci e Salvai non leggono bene la situazione e da centro area insacca lo 0-1. La Juve però è di altra pasta rispetto al passato, non molla, reagisce subito trovando un gran gol per il pareggio al 37': cross perfetto di Boattin, spaccata vincente di Bonansea. Nella ripresa i ritmi calano, il Chelsea ne approfitta e sfiora il vantaggio in almeno un paio d'occasioni, la pericolosità della Juve invece diminuisce anche ci sono due o tre ripartenze che potevano essere sfruttate meglio. Al 67' è anche grazie a qualche rimpallo che Harder riesce a trovare la rete del definitivo 1-2, mentre Peyraud-Magnin con l'aiuto del palo nega a Kerr il gol che avrebbe chiuso il match. Invece la partita resta aperta, la Juve non molla e nei minuti finali sfiora con Bonfantini prima e Staskova poi la rete del pareggio. Non arriva, ma la crescita della Juve a livello internazionale continua e passa pure da questa sconfitta. Certo, il sogno dei quarti di finale si complica parecchio: ora le bianconere sono a 3 punti, Chelsea e Wolfsburg a 4, dalle prossime due sfide con le tedesche passa la qualificazione.

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