Livorno-Verona, Mandorlini autocritico sulle polemiche passate
Andrea Mandorlini, allenatore del Verona, parla a Hellas Verona Channel alla vigilia del match con il Livorno: "Col Torino abbiamo regalato qualcosa, ci dobbiamo lavorare, e per questo abbiamo voglia di reagire. L'abbiamo buttata via noi in dieci minuti. Il Livorno? Mi dispiace non ci sia più Nicola, si era conquistato con impegno la A, ma con Di Carlo la squadra ha dimostrato di essere in salute. Noi speriamo di dare continuità alle buone prestazioni in trasferta delle ultime settimane. Hallfredsson? Sarà sostituito da Marquinho, domani tocca a lui. Mi piace molto, ha un bel sinistro. Di Carlo? Ha portato buoni risultati, e Livorno è un campo difficile in ogni caso. I discorsi degli ultimi giorni non ci toccano, noi pensiamo solo alla partita. Il centrocampo? Giocherà come sempre uno tra Donadel, Cirigliano e Donati, sono loro tre a giocarsi una maglia. Toni? Gli ha fatto molto piacere ciò che ha detto Ribery, che doveva a mio parere essere il Pallone d'Oro di quest'anno. Luca è senz'altro uno dei papabili per il Mondiale, vedremo a maggio. La difesa? Non ci sono problematiche, ci capita di fare degli errori. Le pressioni a Livorno? Mah, è Carnevale. Non ci preoccupano le pressioni, loro devono salvarsi e noi vogliamo ripartire. E' una partita importante e basta. A distanza di un anno, credo che sono state dette tante cose, anche dal sottoscritto, sbagliate. E credo che sia giusto ravvedersi. Però si va avanti, penso alla partita che è la cosa più giusta che un allenatore deve fare. Il presidente in curva? L'ho sentito al telefono, mi ha detto che andrà insieme ai tifosi. Ma solo per 45 minuti, perché non è pronto fisicamente (ride, ndr). Iturbe? Prima era una sorpresa, ora lo raddoppiano e lo triplicano. E' cresciuto molto anche sotto il profilo umano, sta anche imparando a difendere. Maietta? Sta recuperando, lo valuteremo per il Bologna. Anche Marques è in crescita".