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  • Vieri: "Ronaldo baciato da Dio, all'Inter per giocare con lui. Ho fatto bene a dire "Più uomo io di tutti voi". Moratti? Pace fatta"

    Vieri: "Ronaldo baciato da Dio, all'Inter per giocare con lui. Ho fatto bene a dire "Più uomo io di tutti voi". Moratti? Pace fatta"

    • Redazione CM
    Bobo Vieri, storico attaccante di Inter, Juve, Milan, Lazio e non solo, ha concesso un'interivsta su Amazon Prime Video nel format Fenomeni condotto da Luca Toni in cui ha ripercorso molti dei momenti più importanti e discordanti della sua lunga carriera

    ALLRONALDO IL FENOMENO - “Ronaldo? Sono andato all’Inter per giocare con lui. Il primo giorno sono andato allo spogliatoio, eravamo noi due soli, e gli ho detto: "Ciao Ronnie, io sono qua per giocare con te". Era un giocatore mai visto. Purtroppo, causa infortuni abbiamo giocato poco insieme, avremmo potuto diventare una delle coppie più forti al mondo".

    BACIATO DA DIO - "Prendeva la palla dalla sua area e dribblava tutti. Vedevi quanto era forte in allenamento. Era talmente veloce che con il suo doppio passo dribblava tutti, faceva tunnel a tutti. Suola, guardava di là, andava di qua. Cose fuori di testa mai viste, che ti veniva da dire 'ma chi cazzo sei? Ma da dove sei venuto?'. Ci giochi contro e dici 'ma questo che roba è'. Io dico sempre: baciato da Dio. Lui doveva giocare a calcio. Ma quando lo vedi tutti i giorni in allenamento, tutti i giorni ti viene da ringraziare Dio che giochi con lui".

    "PIU' UOMO IO DI TUTTI VOI" - "La frase "Più uomo io di tutti voi"? Quella sera dopo la partita ero a cena insieme a Buffon. Il giorno dopo sui giornali leggo di una lite tra me e Buffon, perché ci saremmo incolpati a vicenda. Ho deciso di andare in conferenza stampa con l’articolo stampato e ho detto la famosa frase "Sono più uomo io di tutti voi messi insieme". Oggi se mi chiedessero se ho fatto bene o no a fare quell’intervista, ti dico di sì. Erano tutte bugie. Al giorno d’oggi con i propri social uno può rispondere, difendersi”.

    MORATTI - “Dopo tutti i casini legati ai pedinamenti e le vicende che ne sono conseguite, per dieci anni, non abbiamo quasi avuto un rapporto. Bastava che uno dei due chiamasse l’altro e tutto si sistemava. Una ventina di giorni fa sono andato in ufficio a trovare il Presidente. Abbiamo parlato una mezzoretta, ho fatto il primo passo. Tra me e lui c’è stato grande affetto, abbiamo fatto sei anni intensi, ci siamo abbracciati e abbiamo ricordato i vecchi momenti. È stato carino e gentile come sempre, è una grande persona. Mi ha fatto piacere andare da lui e salutarlo, era giusto”.

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