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    Vieri: 'La Juve non gioca a calcio, è sterile. Vlahovic il miglior giocatore del campionato. Ibra è invecchiato, ma...'

    Vieri: 'La Juve non gioca a calcio, è sterile. Vlahovic il miglior giocatore del campionato. Ibra è invecchiato, ma...'

    Intervistato dal Corriere della Sera, l'attaccante ex-Inter, Milan e Juve, Bobo Vieri, ha commentato così lo stato dell'arte del nostro campionato al termine del girone d'andata. Una bocciata illustre, la società bianconera.

    BEL GIOCO - «Mi sono molto divertito in questo girone d’andata, ho visto una gran voglia di fare calcio, di imporre il proprio gioco, tutte cose che fanno bene alla serie A. Non è per nulla scontato spadroneggiare sui campi di provincia, dove trovi squadre spavalde, organizzate, che non impostano più le partite solo per limitare i danni o strappare il pareggino. Succede sempre qualcosa, anche quando il pronostico sembra a senso unico".

    VLAHOVIC - "Dico Vlahovic, senza dubbi. È il centravanti puro più forte d’Europa, insieme ad Haaland. Anche se a livello internazionale metto Haaland primo e Vlahovic secondo".

    ITALIANO - "Vincenzo Italiano è il miglior allenatore, che con la Fiorentina sta facendo un lavoro interessantissimo. La nuova proprietà viola ha finalmente individuato un tecnico giovane, bravo, a cui piace giocare. La Fiorentina propone un bellissimo calcio, fresco, divertente, con tanti giovani: merita la classifica che ha"

    LA JUVE NON GIOCA - "In negativo? Il non giocare della Juve. Vedo quasi tutte le squadre con un atteggiamento propositivo, offensivo, mentre la Juve è sempre molto indietro e offre un calcio sterile, fermo. È una delle società più importanti e prestigiose del mondo, ha uomini superiori alla media, non può quindi giocare un calcio così brutto, non è accettabile. Mi ha colpito in negativo e fino ad oggi è sicuramente la grande delusione della stagione"..

    ATALANTA - "Gasperini sta facendo una cosa mai vista secondo me in certe realtà. Penso a Claudio Ranieri e alla sua spettacolare impresa con il Leicester: vincere la Premier in un club simile è stato un capolavoro. Poi, però, il Leicester è tutto sommato tornato nei ranghi. L’Atalanta è invece quattro anni che è in Champions League: seconda, terza o quarta, è sempre lì. Quando giocavo io, una squadra come l’Atalanta faceva giustamente festa se si salvava un mese prima. Ora con Gasperini è fra le grandi. È una grande, senza storie. Tutti gli anni lotta per la Champions, sempre più vicina a chi guida la classifica in campionato. È una cosa mostruosa".

    SCUDETTO - "Sì, secondo me sì. Dietro, non vedo squadre più forti di Inter, Milan, Napoli e Atalanta".

    IBRA - "È invecchiato come tutti i 40enni, ma la palla giusta la butta ancora dentro con regolarità. Certo, non gli devi chiedere di correre tutta la gara, non può farlo, ma resta una sentenza nelle aree avversarie. È ancora in grado di intimidire qualsiasi difesa".

    MILAN FINO ALLA FINE - "Sì, sono sicuro. Lo ha dimostrato anche a Empoli, vincendo su un campo difficile. Appena ha recuperato alcuni giocatori importanti Theo Hernandez su tutti - la musica è cambiata. Giocano sempre per vincere, attaccano, e in due anni hanno acquisito una mentalità importante. Quello del Milan è un calcio intenso, veloce. E Kessie, in particolare, è fondamentale: deve giocare sempre su questi livelli"

    INTER - "Sembrava che senza Lukaku e Hakimi fosse finita per l’Inter. E un po’ tutti, va detto, abbiamo pensato che i nerazzurri avrebbero fatto fatica a rimpiazzare certi giocatori. Bravi loro a prendere Dzeko, uomo di altissima qualità: non c’era giocatore migliore per sostituire Lukaku. E poi hanno acquistato pure Correa: insieme, il bosniaco e l’argentino, garantiscono i gol di Lukaku. Sei quindi a posto a quel livello. Certo, Hakimi non è sostituibile, però c’è Darmian che è una certezza sia tatticamente sia tecnicamente e c’è soprattutto Dumfries, cresciuto in maniera incredibile nelle ultime settimane. E' la vera favorita per lo scudetto

    9 PER L'ITALIA - "Calma, non è vero che davanti siamo poca roba, abbiamo sempre il bomber del nostro campionato, Ciro Immobile: lui ci deve dare una mano fondamentale in queste due partite. Ci sono anche Scamacca e Raspadori, quindi il futuro non è nero. Scamacca è molto forte e lo sta dimostrando".

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