Situazione sempre più drammatica in casa Parma dopo il comunicato apparso nella serata di martedì sul sito ufficiale del club. La società punta il dito contro la mancata cessione prevista, secondo gli accordi preliminari, entro e non oltre il 10 novembre, con il promissario acquirente pronto a versare i pagamenti in scadenza il 15 novembre. Il comunicato chiude parlando di "momentanea mancanza di liquidità" ma sottolineando anche che "la continuità aziendale non è in discussione". E ricorda che la salvezza è un "traguardo da centrare a tutti i costi...". Tutto è dunque rimandato a data da destinarsi, e il futuro dei crociati appare sempre più nero. Lunedì il Parma ha versato solo sei dei quindici milioni che servivano a pagare emolumenti e contributi per il trimestre in scadenza, e per questo è in arrivo anche una penalizzazione di due punti. Un particolare che ha mandato su tutte le furie i giocatori, che in un primo momento avevano anche pensato allo sciopero. Un summit interno prima e l'incontro con Pietro Leonardi poi hanno poi riportato i giocatori sulla retta via, tanto che non resta che concentrarsi sull'Empoli, prossimo ostacolo di una scalata di cui, al momento, non si vede la fine.