VIDEO Milan, colpo Lady B: con Emirates la 'bolgia' rossonera
Dopo le tante voci degli ultimi mesi, brusca accelerata per la nuova casa del Diavolo. A pochi giorni dalla lucrosa sponsorizzazione con Emirates, ecco l'accordo con la Fondazione Fiera Milano che potrebbe sbloccare l'annosa vicenda del nuovo impianto del Milan. Come anticipato da mesi, l'area sarà quella che ospitava la Fiera Campionaria di Milano, ma la soluzione scelta dalla dinamica a.d. rossonera Barbara Berlusconi è innovativa. Per ridurre i costi, il terreno resterà di proprietà della Fondazione, che diventerà partner del nuovo impianto e i costi saranno in parte coperti dai circa 100 milioni di euro in arrivo dalla linea aerea del Golfo. La soluzione, che ha ricevuto il via libera preliminare dal comune di Milano, costringerà la società ad alcune scelte dolorose, necessarie per non violare i vincoli urbanistici dell'area del Portello. Lo stadio, che dovrebbe essere progettato dall'architetto Novembre, autore dell'avveniristica Casa Milan, sarà seminterrato di 15 metri per non superare in altezza gli edifici circostanti. Le dimensioni saranno ridotte: dai 55mila spettatori previsti dal progetto precedente della società rossonera ai 42mila, capienza praticamente identica allo Juventus Stadium, modello abbastanza evidente per il Diavolo. L'obiettivo sarà quello di annullare la distanza tra spettatori e campo, convogliare l'urlo della folla verso il campo per creare l'effetto "bolgia", caratteristica chiave dell'impianto bianconero. Con l'apertura del sottopasso Gattamelata, l'impianto sarà parte della rinascita dell'area del Portello. I tempi non sono brevissimi: se il via libera del CdA della Fondazione, che si riunirà il 15 gennaio, sembra scontato, i lavori non potranno iniziare che nel 2016. La consegna, per ora, è prevista per il 2018, ma un progetto tanto ambizioso potrebbe facilmente complicarsi. L'Emirates Arena, quindi, non è una prospettiva a breve.