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VIDEO Milan: Calabria si racconta ad alta quota
Dal tifo sugli spalti dello stadio, all’adrenalina del campo da gioco. Sempre con la maglia rossonera. È stata questa la prima grande vetta di Davide Calabria, che ha l’obiettivo di continuare la sua carriera in Serie A, eguagliando i grandi campioni che l’hanno ispirato, e, in particolar modo nel Milan, la squadra sostenuta fin da piccolo e che ha realizzato il suo sogno di diventare un calciatore professionista. I suoi miti sono Paolo Maldini e Michael Jordan e la sua filosofia è quella del “sbagliando si impara”, soprattutto quando si è giovani e capita spesso di fare errori. La giovane promessa del team rossonero si racconta in una talk-story ad alta quota, in cui l’attore Corrado Fortuna intervista personaggi che hanno in sé, nella vita personale o nella propria storia professionale, le caratteristiche per essere definiti “Everyday Climbers”, scalatori di vette quotidiane che danno il massimo per raggiungere i propri obiettivi, con passione, determinazione e tanta sete di vita.
“Penso che entrare a San Siro sia stata l’emozione più bella che abbia mai provato. Da tifoso quale sono è stato veramente incredibile, non ci sono parole per descrivere quello che ho passato – racconta emozionato Davide Calabria – Talvolta il punto di partenza può essere già la vetta. Nel mio caso il primo risultato importante è stato approdare al Milan, nel settore giovanile. Era un sogno che si realizzava, essendo la squadra per cui ho sempre tifato. Un’ulteriore vetta raggiunta è stata quella di passare dal settore giovanile alla prima squadra”.
La carriera di Davide Calabria inizia alla Virtus Adrense di Brescia all’età di 6 anni. Nato in una famiglia amante del calcio, a soli 10 anni entra a far parte della grande famiglia rossonera. Un giocatore versatile, che è passato dall’essere mediano, a mezzala, finché l’allenatore Inzaghi non l’ha lanciato come terzino destro, ruolo in cui si è specializzato. Gli esperti lo definiscono un novello Mattia De Sciglio, paragonabile non solo per le qualità tecniche ma anche per una simile carriera, mentre Massimo Oddo, attuale tecnico del Pescara, in un’intervista l’ha indicato come futuro suo erede nel campionato italiano. Quel che è certo è che Calabria non ha fretta. Sul suo profilo Facebook sono tanti i post in cui compare l’hashtag #passodopopasso, un mantra che viene spesso abbinato alle foto di Davide bambino, quando muoveva i primi passi sui campi da calcio.
“Quando si aspetta di entrare in campo, seduto su quella panchina, l’importante è riuscire a gestire bene te stesso, rimanere concentrato anche se magari non succederà niente e dovrai rimanere seduto per tutta la partita – confessa il giovane difensore – Se ti capita, come è capitato a me varie volte quest’anno, che un tuo compagno si infortuni e il mister ti chiami, devi essere pronto mentalmente a dimostrare le tue capacità sul campo”. Pazienza, dunque, ma anche determinazione, coraggio e tenacia. Sono queste le caratteristiche che hanno convinto Levissima a scegliere Davide Calabria come Everyday Climber del calcio italiano, uno scalatore di vette quotidiane che non ha paura di affrontare la salita e non smette di guardare all’obiettivo “un passo dopo l’altro”. Che sia rimanere il più a lungo possibile nel Milan, c ome ha raccontato a più di 2.000 metri d’altezza a Corrado Fortuna, o arrivare a marcare Lionel Messi, da lui considerato uno dei più grandi campioni di sempre. Sorriso, sudore e “per il momento niente creste”, perché un vero Everyday Climber sa che ciò che conta sono gambe e cuore.