Mentre altrove si continua a discutere del sesso degli angeli, la Germania sembra decisa a procedere sull'uso della tecnologia in campo.

Dopo un incontro lunedì alla sede della federcalcio tedesca, la DFB ha deciso di nominare un gruppo di esperti per la valutazione definitiva delle tecnologie di linea per evitare i gol fantasma.

Non si parla più di se sarà introdotta la tecnologia in campo, ma di tempistiche precise e di scelta tra le tecnologie concorrenti.

A partecipare non saranno solo i club della prima, ma anche quelli della seconda divisione. In ballo sono rimaste due concorrenti: l'HawkEye tennistico e il cosiddetto chip nel pallone.

Ad entrare in gioco, naturalmente i costi dei due sistemi: il chip, oltretutto tedesco, costa la metà dell'HawkEye della Sony, 125000 contro 250000 euro.

Non è chiaro, però, se l'introduzione della tecnologia vincente sarà obbligatoria per tutte le 36 squadre professionistiche tedesche. La Germania certo non agisce da sola, ma ha atteso il via libera dalla FIFA nello scorso luglio per la valutazione delle tecnologie in grado di eliminare il fenomeno dei gol-non gol.

Dato che nel giro di qualche anno sarà obbligatorio usare questa tecnologie nelle gare internazionali, la Germania ha preferito agire d'anticipo, prima dell'introduzione ufficiale del nuovo sistema a Brasile 2014. Nella Bundesliga, invece, si parla di varo già nella prossima stagione. In Italia, come al solito, si preferisce far finta di niente.