"Sei troppo molle". Antonio Conte glielo ha gridato per i primi 26' di Juventus-Catania, come hanno puntualmente riferito i bordocampisti televisivi. E aveva ragione il tecnico bianconero, tanto che il primo a rendersene conto è stato proprio Arturo Vidal, che dopo aver segnato il gol del vantaggio bianconero al 27' (grazie anche alle deviazioni di Rolin e Guarente), invece di esultare ha di fatto chiesto scusa al pubblico dello Juventus Stadium per la prestazione offerta fino a quel momento, gol escluso naturalmente. Per il resto della gara poi, il cileno ha giocato su ritmi accettabili, ma comunque al di sotto dello standard altissimo al quale ci ha abituato. Fino alla sostituzione al minuto 61, quando è stato rilevato da Pogba. 

Con il match di ieri si sono concluse due settimane pericolose per Vidal. Il rientro ritardato dal Cile dopo gli impegni con la sua nazionale, la panchina di Firenze, l'ingresso in campo proprio nei terribili 15' della rimonta viola, la sconfitta di Madrid alla quale hanno fatto seguito, pochi minuti dopo il match, alcune parole inopportune in quel momento ("Giocare nel Real Madrid sarebbe bello, vediamo cosa succederà nel futuro"), poi la buona partita giocata e vinta con il Genoa (col risultato sbloccato da un suo rigore) e, infine, la gara di ieri con il Catania. 

Quello che esce da queste due settimane è un Vidal forse un po' frastornato, sicuramente leggermente stanco, ma al quale non mancano nè la fiducia di Conte, nè quella della società (che si appresta a rinnovargli ufficialmente il contratto), nè l'appoggio del tifo bianconero, che anche ieri gli ha dedicato delle ovazioni. Ed è anche un Vidal che, pur in un momento di forma non eccelsa, almeno nel campionato italiano riesce comunque a fare ancora la differenza, anche con i gol. 

Però c'è anche la consapevolezza che per i prossimi duri impegni che attendono la Juventus, su tutti i match con Real Madrid e Napoli, alla causa bianconera servirà sicuramente un Vidal meno 'molle'.