Vidal: 'Resto e porto Sanchez alla Juve'
Il cileno allontana le sirene di mercato: "A Torino sto bene".
Vidal giura fedeltà e chiama Sanchez: "Resto qui e convinco Alexis a venire".
Un calcio al razzismo, una promessa bianconera e un invito a Sanchez. Arturo Vidal gioca a tutto campo, sfruttando la sosta del campionato e la squalifica nella nazionale cilena, per ricaricare le batterie e lanciarsi da protagonista nel finale di stagione. Dopo aver fatto da testimonial e “valletto” nella giornata contro le discriminazioni, organizzata ieri a Vinovo dalla Juve e dall’Unesco, il centrocampista ha parlato del futuro. «Prometto che mi fermo alla Juve – ha garantito Vidal, affrontando la questione delle sirene di mercato –: ho ancora tre anni e mezzo di contratto e a Torino sto molto bene». E la voglia di restare potrebbe allargarsi all’arrivo del connazionale Alexis Sanchez. I due si conoscono bene, e non solo perché hanno lo stesso procuratore, ma soprattutto l’attaccante sembra pronto a lasciare il Barcellona. «Sarei contento se venisse qui, alla Juve», lancia l’appello Vidal.
Nel mirino della Juve c’è ovviamente la Champions League e il quarto di finale col Bayern Monaco. Conte sta lavorando sui nove giocatori rimasti in bianconero con doppie intense sedute quotidiane e la fatica si è vista ieri pomeriggio nell’amichevole con il Valle d’Aosta: il primo tempo si è concluso 2-0 a sfavore della Juve, poi nella ripresa i bianconeri hanno segnato 4 gol (De Ceglie, doppietta di Matri e autogol degli ospiti) ribaltando il risultato. «Lavoriamo tanto – dice Vidal – e penso che col Bayern sarà una bella sfida tra due squadre che hanno la possibilità di vincere la Champions». Per il mediano cileno l’incrocio avrà un valore doppio, visto che la Juve l’ha strappato 18 mesi fa ai tedeschi con un autentico blitz che non è ancora stato digerito in Baviera.
La partita d’andata del 2 aprile a Monaco si avvicina, ma nella Juve ieri l’attenzione era rivolta al tema del razzismo. A Vinovo sono stati premiati i vincitori di “Un calcio al razzismo”, progetto condiviso dalla società bianconera e dall’Unesco, mentre i bambini di “Gioca con me” si sono esibiti in un allenamento dimostrativo. I due progetti, ideati dalla Juve, dimostrano la ferma volontà del club bianconero di opporsi ad ogni forma di discriminazione e hanno come scopo il promuovere l’integrazione attraverso lo sport. «Sono contento di partecipare ad un’iniziativa così importante – ha commentato Arturo Vidal – perché il razzismo è un problema che si può risolvere con l’aiuto di tutti».
“Un calcio al razzismo”, giunto alla terza edizione, ha coinvolto i giovani tra i 18 e i 25 anni di nazionalità italiana o straniera, associazioni di volontariato della Regione Piemonte e istituti superiori di secondo grado, nella realizzazione di progetti a favore dell’integrazione e contro il razzismo. “Gioca con me” è invece un progetto nato quest’anno in collaborazione con il Centro Unesco di Torino e Juventus Soccer Schools, mirato all’inserimento di ragazzini potenzialmente esposti al disagio sociale, all’interno delle scuole calcio bianconere.