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    Vidal, il momento della verità: si gioca il futuro. Ma quella clausola pro Inter può cambiare tutto

    Vidal, il momento della verità: si gioca il futuro. Ma quella clausola pro Inter può cambiare tutto

    • Andrea Menon
    Il momento della verità. Un mese in cui giocarsi tanto del proprio futuro, sei mesi (probabilmente meno) in cui dare tutto per guadagnarsi un'altra stagione all'Inter. Arturo Vidal ha una missione chiara e va a caccia della conferma anche per il prossimo anno. Un obiettivo non così facile da raggiungere, perché il club nerazzurro a sua volta spera di continuare nell'opera di ridimensionamento del monte ingaggi, togliendo o limando qualche super-stipendio. Molto passerà, naturalmente, dal rendimento in campo del cileno, con due prove più importanti delle altre: quelle in Champions League contro il Liverpool, in cui è destinato ad essere il sostituto di Nicolò Barella, out per squalifica sia all'andata che al ritorno degli ottavi. Starà a lui, quindi, far valere tutta la sua esperienza in 180' fondamentali: regalare un sogno all'Inter potrebbe essere un'ottima carta da giocarsi nei discorsi che verranno. Ci riuscirà?

    LA MISSIONE -
    Se l'obiettivo è chiaro, altrettanto lo sono i costi di un Arturo Vidal che è piombato nel mondo nerazzurro come un top player, nello status e nell'ingaggio, anche se non tutto sul campo è andato come avrebbero voluto le parti, nonostante la presenza di Antonio Conte che lo aveva voluto fortemente. Con Simone Inzaghi l'impatto è stato buono, poi i suoi numeri sono tornati a livelli più bassi delle attese. E ora? E' chiamato a un periodo da vero campione per provare a prendersi tutto, nonostante (va sottolineato) le cifre. 

    I COSTI - Come vi abbiamo raccontato su calciomercato.com (QUI), infatti, il cileno al momento dell'arrivo a Milano ha firmato un contratto triennale con emolumenti a suo favore per 21 milioni di euro, così suddivisi: 3 milioni nel 2020/21, 8,5 milioni nel 2021/22 e 9,5 milioni nel 2022/23. Cifre altissime, troppo elevate in un periodo di spending review, da tenere solo se giustificate da un rendimento elevato. Ecco perché torna di attualità quell'opzione a favore dell'Inter presente nel suo contratto: il club nerazzurro può sciogliere unilateralmente l’accordo nel luglio del 2022, versando al calciatore 4 milioni di euro netti e risparmiandone di fatto 5.5. Ipotesi tutt'altro che da escludere: servirà un periodo da vero campione per evitare che l'Inter prenda questa uscita anticipata dal contratto. 

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