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  • Vicenda Ferraris, c'è una nuova offerta: è di Cds holding, la stessa del Waterfront. Samp e Genoa...

    Vicenda Ferraris, c'è una nuova offerta: è di Cds holding, la stessa del Waterfront. Samp e Genoa...

    La situazione legata allo stadio Luigi Ferraris in questi giorni sta tenendo banco a Genova. Le due società, Sampdoria e Genoa, non hanno trovato l'accordo per presentare insieme un'offerta, e per questo motivo i blucerchiati e i rossoblù hanno preparato due offerte distinte. A sorpresa, però, si è inserito un terzo soggetto: "Sono già pervenute due offerte di riqualificazione dello stadio e questo giovedì mattina una terza, formalizzata nei prossimi giorni" ha annunciato il vice sindaco Piciocchi. "Il prossimo passaggio sarà una gara a evidenza pubblica, con i dovuti passaggi in Consiglio comunale. Il Ferraris è e resta la casa di entrambe le squadre cittadine, su questo il sottoscritto è stato chiarissimo. L'obiettivo è avere uno stadio sempre più moderno e in linea con i più elevati standard innovativi che potranno portare a Genova gli Europei nel 2032".

    Il terzo attore, che ha presentato a sorpresa un'offerta (i due club erano stati tenuti all'oscuro dal Comune) è Cds Holding, la stessa a cui è stata affidata la creazione di 240 case di lusso nel waterfront a Levante, nel cuore della città di Genova. La cifra messa sul tavolo è di 14,5 milioni di offerta non vincolante, mentre la dinamica dei prossimi passaggi e ulteriori dettagli sono stati forniti a Il Secolo XIX il direttore generale di Cds Massimo Moretti: "La scadenza è il 18 ottobre. Chiediamo un periodo di esclusiva che ci consenta di approfondire i temi tecnici". La holding ha inoltre presentato dei rendering progettuali preparati dall'architetto Stefano Boeri - accolti peraltro con un po' di scetticismo dai genovesi - che stravolgerebbero la facciata dello stadio e gli spazi esterni. 

    L'idea di Cds sarebbe quella di coinvolgere anche Samp e Genoa, proponendo di entrare nella newco di gestione con una quota del 10% a testa, ma la posizione dei club è ben diversa. Il Genoa ha riproposto il progetto dell'architetto Penaranda, che da tepmo circola e che era stato messo a disposizione della Genova Stadium. Presente nel progetto, oltre a tutta la parte di restyling, anche un capitolo dedicato al quartiere e alla sua circolazione. I rossoblu hanno stretto un accordo con Oak View, società importante che ha in programma 10 miliardi di dollari di investimenti in nuovi stadi nei prossimi 5 anni.

    Da entrambe le parti, sia Samp che Genoa, c'è disponibilità ad aprire il dialogo, i blucerchiati però vogliono le famose garanzie. Manfredi è pronto anche ad inviare al Comune entro e non oltre il 15 novembre una proposta autonoma di acquisto e ristrutturazione, con un nuovo progetto rispetto a quello di Penaranda. Verrà affidato all'architetto Alessandro Zoppini, e il Doria ha fatto sapere di avere liquidità immediatamente disponibile. Ancora da scrivere il destino della Genova Stadium, dopo le dimissioni di De Gennaro e Cardinaletti. Verrà messa in liquidazione oppure verrà rispolverata se Samp e Genoa dovessero tornare a lavorare insieme sul fronte stadio.

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