AFP/Getty Images
Vice-presidente Aic: 'Icardi deve allenarsi alla pari dei suoi compagni'. Wanda fa causa all'Inter?
Mentre si avvicina la conclusione di questa finestra di calciomercato e con essa quella della telenovela Icardi-Inter, attorno all'attaccante argentino proseguono i rumors circa la possibilità di un contenzioso legale col club nerazzurro. Il giocatore è stato recentemente reintegrato in gruppo dopo esser stato mandato a casa in anticipo durante il ritiro di Lugano e aver saltato la tournée in Asia, ma continua a non prendere parte alla parte tattica. Una situazione di disparità rispetto agli altri compagni che l'entourage del calciatore, in particolare la moglie-agente Wanda Nara, non accetterebbe più di buon grado e per la quale starebbe valutando l'ipotesi di adire le vie legali.
Un'indiscrezione riportata da Il Corriere dello Sport, che ha interpellato sull'argomento Umberto Calcagno, vice-presidente dell'Assocalciatori: "L'articolo 7 dell'accordo collettivo dei calciatori, sottoscritto nel 2011 tra la Lega di Serie A e l'Aic, rinnovato ogni anno, sancisce che tutti devono allenarsi in condizioni di parità, senza discriminazioni o differenziazioni. La norma è generale e non entra nei particolari, le casistiche sono le più disparate. Non ha il diritto di giocare la domenica, rientrando questo nel potere discrezionale dell'allenatore, ma deve conservare la sua migliore efficienza fisica anche nell'eventualità di un trasferimento. E' anche interesse della società che cede e acquisisce".
Un'indiscrezione riportata da Il Corriere dello Sport, che ha interpellato sull'argomento Umberto Calcagno, vice-presidente dell'Assocalciatori: "L'articolo 7 dell'accordo collettivo dei calciatori, sottoscritto nel 2011 tra la Lega di Serie A e l'Aic, rinnovato ogni anno, sancisce che tutti devono allenarsi in condizioni di parità, senza discriminazioni o differenziazioni. La norma è generale e non entra nei particolari, le casistiche sono le più disparate. Non ha il diritto di giocare la domenica, rientrando questo nel potere discrezionale dell'allenatore, ma deve conservare la sua migliore efficienza fisica anche nell'eventualità di un trasferimento. E' anche interesse della società che cede e acquisisce".