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    Viareggio Cup, focus: Milan-Anderlecht 0-3

    Viareggio Cup, focus: Milan-Anderlecht 0-3

    • Luca Cellini

    La Viareggio Cup torna a parlare straniero, e lo fa grazie all'Anderlecht, che sconfigge con un eloquente 3-0 il Milan di Aldo Dolcetti. Non è servita la presenza dell'entourage rossonero quasi al completo sulle tribune del 'Torquato Bresciani', dall'amministratore delegato Galliani al d.s. Braida, passando per il tecnico Massimiliano Allegri, per sfatare il sortilegio del Milan con la Coppa Carnevale, vinta l'ultima volta 12 anni fa. Un successo meritato, quello dei belgi, che hanno subito un solo gol in tutto il torneo - rigori esclusi - e che hanno messo in mostra un gruppo davvero interessante. Il primo tempo è di netto predominio rossonero, pur se non concretizzato da reti. La chance più clamorosa capita sui piedi di Petagna, che centra la traversa a pochi metri dalla linea di porta dopo un cross dalla sua sinistra di Ganz, mentre pochi istanti prima un traversone di Loria aveva trovato impreparata sia la difesa dell'Anderlecht che i propri compagni di squadra. Proprio Ganz, figlio d'arte dello storico ex bomber di Milan e Inter, prova a sorprendere l'estremo difensore belga Roef al 7' e al 26', tirando però oltre la traversa. La risposta dell'Anderlecht al 41' quando Diarra, servito da Mbemba, tira alle stelle da ottima posizione dentro l'area. C’è aria di gol per la squadra di Peeters, rete che arriva all'alba della ripresa (precisamente al 5') con Acheampong, liberissimo di incornare di testa su cross da sinistra di Diarra. Risposta rossonera su conclusione velenosa ancora di Ganz, all'11', con ottima risposta di Roef. Ma è un fuoco di paglia: Acheampong raddoppia poco dopo la mezz’ora con una discesa in solitaria partita da metà campo, che si conclude con un sinistro ad incrociare che batte nuovamente Narduzzo. Nel finale di gara i rossoneri provano ad accorciare le distanze, ma quando Ganz viene toccato duro a meno di dieci minuti dalla fine le speranze del Milan si spengono, e così arriva il terzo gol dei belgi a firma di Jaadi, nella festa generale dell'Anderlecht. Stabiliti a fine gara i premi speciali: 'Golden boy' a Bryan Cristante del Milan, capocannoniere Simone Ganz, miglior portiere del torneo Davy Roef dell'Anderlecht, mentre il giocatore più giovane della finale è Nabil Jaadi, nato il primo luglio 1996, sempre della formazione belga.

    MILAN:

    Il tecnico del Milan, Aldo Dolcetti: 'Dispiace essere arrivati ad un passo dal successo e non averlo colto. Credo che il gruppo possa crescere anche da questa esperienza che al momento viene vista solo in termini negativi, ma che in realtà ha tanti aspetti positivi. L'Anderlecht è uscito fuori alla distanza sorprendendoci in due circostanze in cui ci siamo fatti trovare poco lucidi. Il progetto Milan comunque prevede l'inserimento costante dei nostri giovani in prima squadra e quindi mi auguro innanzitutto che questi ragazzi si facciano strada per arrivare presto nel calcio che conta'.

    ANDERLECHT:

    Il tecnico dell'Anderlecht, René Peeters: 'E' una gioia indescrivile questo successo, primo perché non era neanche lontanamente nei nostri progetti iniziali e poi perché corona un periodo di due settimane fantastiche. Abbiamo battuto un grande avversario e questo ingigantisce i meriti della nostra vittoria, dedico il successo alla nostra società e ai ragazzi che per impegni con la prima squadra ci hanno dovuto lasciare anticipatamente'.

    L'attaccante dell'Anderlecht, Frank Acheampong: 'Sono felice per i due gol ma prima ancora per la vittoria di squadra. Il mio idolo è Drogba, anche se faccio movimenti diversi, ci tenevo però a regalarmi delle soddisfazioni anche personali, credo si possa dire che abbiamo vinto da grande squadra'.

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