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    Vialli: |'Juve col Bayern non è finita'

    Vialli: |'Juve col Bayern non è finita'

    Gianluca Vialli, ex attaccante della Juventus e ora opinionista tv, è intervenuto a Sky Sport 24 e ha parlato della sconfitta in Champions League dei bianconeri contro il Bayern Monaco e del match di ritorno, in programma mercoledì 10 aprile a Torino:

    "Nel ritorno, se possibile, mi piacerebbe vedere Vucinic in campo dall'inizio con Anelka, ma vediamo come starà. Pogba deve giocare per forza perchè Vidal sarà squalificato, così come sarà squalificato Lichtsteiner. Io spero che il Bayern vinca la Bundesliga sabato, che si anneghino nella birra e arrivino a Torino un pochino rilassati pensando che la Juve non sia una grande squadra. Secondo me, i bianconeri possono rimontare. Il Bayern ne ha perse prima e ne perderà ancora di partite, ma ci vorrà una Juve diversa rispetto a quella che abbiamo visto ieri sera. Qualche giocatore, forse, ieri si è scontrato con una realtà molto dura, con un livello tecnico-tattico e di qualità eccezionale. Giocatori come Peluso, Matri, Quagliarella, che ieri sera hanno fatto un pochino più fatica, si rendano conto che questi del Bayern sono forti, ma non sono dei marziani e che si possono battere".

    Cosa manca alla Juve per arrivare a questi livelli? Conte lo diceva ieri: forse il Bayern ha giocatori più forti. Credo che un allenatore possa migliorare i propri giocatori portandoli fino ad un certo livello, poi se hai Messi, qualche vantaggio ce l'hai. E Antonio ricordava che il Bayern quest'estate ha speso 48 milioni di euro per acquistare un centrocampista - Javi Martinez - che tra l'altro ieri non giocava perché squalificato. Ecco, quando hai una solidità economica che ti permette di fare scelte di questo genere, piano piano, con una continuità, dei programmi a lunga scadenza  è più facile arrivare ad una finale di Champions League. Comunque, non è finita”.

    "Le parole di Conte nel post partita mi hanno ricordato quello che aveva detto Mourinho il primo anno al'Inter. Eliminati dal Manchester United, fece un'analisi molto serena e lucida  e disse: ‘forse ci siamo resi conto che per vincere la Champions servono i fuoriclasse… E infatti arrivarono Motta, Sneijder, Milito, Lucio, i quattro-cinque dell'Ave Maria, insomma”.

    Auguro alla Juve una rimonta simile a quella che facemmo nella stagione 1995/96 conto il Real Madrid. Avevamo perso 1-0 a Madrid. Poi abbiamo vinto 2-0. Io in quella partita d'andata con il Real non c'ero. Quella Juve era una grandissima squadra, aveva degli attributi grossi come... Al ritorno, segnarono Del Piero su punizione e Padovano. A quattro minuti dalla fine loro hanno preso il palo. A quel punto pensi che deve andare così. Ci vuole quindi anche un grande aiuto”.

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