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Vialli e la Sampdoria: da Cremona a Wembley, il guru è pronto a tornare
DA CREMONA A WEMBLEY - Ne ha fatta di strada, Gianluca, da quando nel 1984 la Sampdoria di Paolo Mantovani lo prelevò, appena ventenne, dalla squadra della sua città, la Cremonese, per lanciarlo nel calcio che conta. Nacque un binomio pressoché indissolubile con il mondo blucerchiato, costituito prima dagli anni della crescita di una squadra giovane e di una società ambiziosa, e coronato poi dal periodo dei trionfi, con Boskov in panchina: lo scudetto, la Coppa delle Coppe, la finale di Coppa dei Campioni persa contro il Barcellona a Wembley.
In seguito, Vialli è passato attraverso altre avventure vincenti: la Juventus, il Chelsea, il ruolo di allenatore-giocatore prima e quello di allenatore dopo, per finire con la carriera di commentatore televisivo, fino al ritorno in Nazionale a fianco del Mancio.
2021, CHIUSURA DI UN CERCHIO - Il 2021 di Vialli sembra proprio l'anno della chiusura dei cicli: la vittoria azzurra proprio là, a Wembley, teatro della sconfitta più dolorosa da calciatore, e ora le porte della Sampdoria che potrebbero riaprirsi. Massimo Ferrero è stato arrestato e si è dimesso dal ruolo di presidente, la società è in cerca di un nuovo proprietario, dopo l'ostracismo mostrato da Ferrero negli scorsi anni di fronte alle offerte pervenute. Nel 2019, Vialli ci aveva provato, insieme al finanziare James Dinan, e ora è pronto a riprovarci, probabilmente con una percentuale di successo maggiore rispetto a due anni fa, per coronare il suo sogno e quello di tutto il popolo blucerchiato.
"Spero che la mia storia possa servire a ispirare le persone che si trovano all’incrocio determinante della vita. L’importante non è vincere; è pensare in modo vincente". Anche la Sampdoria è a un incrocio determinante della sua vita societaria: ora ha più che mai bisogno di un presidente che la ami, e che sia ispiratore di pensieri vincenti.
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