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    Viaggio nella crisi del Dortmund

    Viaggio nella crisi del Dortmund

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    "Siamo in crisi, non la si può chiamare altrimenti". Il Borussia Dortmund non è più la macchina infallibile delle passate stagioni e la conferma del peggior inizio di campionato da 27 anni a questa parte dei gialloneri arriva direttamente dal direttore sportivo dei gialloneri Michael Zorc. Una crisi senza fine in Bundesliga nella settimana che porterà i gialloneri domani ad affrontare alle 18.30 i rivali del Bayern Monaco saldi al primo posto a 14 punti di distacco.

    RENDIMENTO DA RETROCESSIONE - 1 punto nelle ultime 6 giornate con 5 sconfitte e un pareggio conquistato ormai più di un mese fa contro uno Stoccarda altrettanto in difficoltà. In mezzo il derby perso contro lo Schalke 04, e una serie di 4 sconfitte consecutive che hanno portato il Borussia Dortmund ad un solo punto di distacco dalla zona retrocessione. 

    DIFESA BALLERINA - Ciò che fa maggiormente preoccupare Jurgen Klopp, tuttavia, è il dato dei gol subiti. Se nella passata stagione conclusa al secondo posto, quella del Borussia Dortmund si è rivelata la seconda miglior difesa della Bundesliga con 38 gol subiti, in questo drammatico inizio di annata sono già 15 i gol incassati dalla retroguardia giallonera la quart'ultima del torneo. Hummels e Subotic, entrambi reduci da infortuni importanti alle ginocchia faticano a ritrovare il giusto affiatamento e una condizione ottiamale. Il rendimento di Sokratis Papastathopoulos e del neo-acquisto Mathias Ginter, inoltre, si sono rivelati per ora inadeguati nella lotta per il vertice della classifica.

    DA LEWANDOWSKI AD IMMOBILE - Jurgen Klopp in estate ha dovuto rinunciare al perno fondamentale del proprio reparto offensivo, il terminale in grado di mettere in moto tutta la macchina da gol giallonera: Robert Lewandowski. Senza di lui soltanto 10 gol segnati contro i 22 realizzati dopo 9 giornate nella passata stagione. Ciro Immobile e Adrian Ramos, acquisti estivi del club tedesco, offrono soluzioni offensive completamente differenti, molto più verticali e meno corali rispetto alla punta polacca passata al Bayern Monaco e, nonostante la punta italiana stia accrescendo il proprio apporto offensivo è il numero di marcature siglate dai trequartisti e dalle mezze punte ad essere crollato rispetto all'annata 2013/14. Großkreutz, Kagawa, Mkhitaryan e Jojic sono riusciti a centrare il bersaglio grande soltanto una volta in stagione, segnali di un meccanismo inceppato che fatica a rimettersi in moto.

    SOGNO CHAMPIONS LEAGUE - A fare da contraltare ad un campionato disastroso per il Borussia Dortmund c'è però la Champions League. Tre vittorie su tre in un girone ricco di insidie ma, contemporaneamente, ricco di avversarie dal rendimento altrettanto altalenante nei rispettivi campionati. La situazione finanziaria del club impone a Jurgen Klopp di centrare il più possibile un percorso netto nella massima competizione europea. I soldi provenienti dalla Champions garantiscono al club di mantenersi ai vertici del ranking europeo e, nonostante la cessione dei propri gioielli di anno in anno, anche di mantenere in attivo i conti del club.

    CONTRO IL BAYERN PER REUS - E domani pomeriggio alle 18.30 all'Allianz Arena di Monaco il Borussia Dortmund è chiamato ad una vera e propria impresa per risollevare il proprio percorso in Bundesliga e lanciare un messaggio chiaro ai propri rivali. Il Bayern è una macchina quasi perfetta costruita, in attacco, anche sui talenti strappati allo stesso Borussia Dortmund. Lewandowski e Gotze non più tardi di un paio di stagioni fa' sfioravano con i gialloneri la vittoria della Champions League proprio contro il Bayern Monaco in finale. Oggi anche il terzo componente dei fantastici tre, Marco Reus, è finito nel mirino del club bavarese. Il presidente Karl-Heinz Rummenigge ha confermato che la clausola rescissoria da 35 milioni di euro presente nel contratto dell'attaccante classe '89 stuzzica le fantasie di mercato del Bayern e i gialloneri in caso di offerta concreta non potrebbero opporsi alla cessione. Ma è sul campo da gioco che i gialloneri, negli ultimi anni, hanno risposto al potere economico dei bavaresi. La sfida di domani sarà ancora una volta una sfida decisiva: per Klopp, per il Borussia Dortmund e per il futuro di Marco Reus.
     

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