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    Via i fantasmi di Onana, adesso Sommer si è preso l'Inter

    Via i fantasmi di Onana, adesso Sommer si è preso l'Inter

    • Pasquale Guarro, inviato
    Un mese di attesa, non vana, per fortuna. Di mezzo i rapporti con il Bayern, da tutelare nonostante un accordo già raggiunto da tempo con il calciatore. Il via libera dei tedeschi per Sommer è giunto a ritiro iniziato ormai da tempo, quasi una settimana dopo il rientro in Italia dalla tournée giapponese, una decina di giorni prima dell’inizio del campionato. Per lo svizzero, una missione delicatissima: sostituire Onana, nello spogliatoio come nel cuore dei tifosi.  Non semplice, nonostante la comprovata esperienza. Non semplice anche perché Onana rappresentava una pedina fondamentale nello scacchiere di Inzaghi, con quella sua capacità di impostare il gioco come un centrocampista aggiunto alla manovra. La finale di Champions contro il Manchester City aveva confermato tutta l’importanza del camerunese e alla notizia di un suo possibile addio sono stati molti i messaggi social di dissenso. 
     
    E poi ci sono stati tutti quei rumors sul possibile successore di Onana, con Sommer sempre sullo sfondo, ma accompagnato da altri profili, anche più graditi alla piazza. Primo su tutti Bento, portiere brasiliano del Athletico Paranaense. Ma anche la lunga trattativa con lo Shakhtar per Trubin, con i post social del portiere ucraino a margine di molte notizie di mercato che lo accostavano all’Inter. Coincidenze del calcio: il 3 ottobre Sommer e Trubin si ritroveranno l’uno contro l’altro in Champions, allo stadio San Siro. Ma l’ucraino difenderà la porta del Benfica, mentre lo svizzero, quelli dell’Inter. In entrambi la voglia di prevalere sull’altro, ma dopo un mese e mezzo di Inter, Sommer inizia finalmente a sentirsi accettato come uno di casa. 

    L’esordio a San Siro non è mai semplice per nessuno, tantomeno per il portiere ex Bayern. Dagli spalti si annusava aria di diffidenza. Anche perché l’Inter delle prime quattro partite è stata una schiacciasassi e lui non ha praticamente mai avuto modo di mettersi in mostra con interventi considerevoli. La prima, vera, parata, a Cagliari, quando con un riflesso felino ha murato la conclusione ravvicinatissima di Azzi. Non basta, giudizio ancora sospeso. Neanche il derby lo aveva visto tra i protagonisti, poca roba quel Milan e allora quale migliore occasione se non quella di prendersi la scena nel teatro dei grandi: la Champions League. Al debutto in Europa, Sommer si è guadagnato la palma di migliore in campo per l’Inter. Strepitosa la parata sul colpo di testa di Oyarzabal, ma anche la respinta sulla conclusione di Kubo. A Sommer serviva una serata così per spodestare definitivamente Onana dalla lunga memoria dei tifosi (ma non solo), che nel frattempo commetteva un altro errore clamorosa al Manchester United, a conferma di un avvio di stagione tutt’altro che entusiasmante. 
     

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