Il Toro dei record punta ai cento punti. Se l'obiettivo unico è arrivare in serie A, la squadra di Ventura che sta dominando il campionato potrebbe riscrivere tutte le statistiche della B. Basterebbe, si fa per dire, continuare sullo stesso passo avuto finora per arrivare al botto: una marcia inarrestabile frutto di sette vittorie - cinque consecutive in trasferta - e due pareggi all'Olimpico alla seconda (Cittadella) e quinta giornata (Brescia). La media punti, stratosferica, è di 2,5 a partita: un dato che l'allenatore per ora non guarda, impegnato solo a riportare i granata in A il più in fretta possibile.

Ventura, sempre attento ai dettagli, non avrà mancato di osservare, in privato, l'exploit del suo Toro e anche il suo rendimento: mai le sue squadre erano partite così bene, neppure il Lecce portato in due anni dalla serie C alla A, oppure il Pisa dei miracoli. Insomma, i granata hanno già scritto una nuova pagina nel curriculum dell'allenatore, ma non sembra finita qui. Certo, mancano trentatré partite, ma a questa squadra composta da ventidue titolari (quanti sono  i calciatori che almeno una volta sono partiti dall'inizio, presto toccherà anche a Pagano e De Feudis) nulla può essere impedito.

I numeri già sorridono al Toro, ma tutto ancora è perfettibile. Una mano verso  il record di quota cento può dargliela il calendario, in attesa che il Toro esploda in modo definitivo davanti al pubblico amico. Nelle prossime cinque giornate Bianchi e compagni saranno impegnati tre volte su cinque fuori casa. Dopo la Juve Stabia c'è il Gubbio, poi l'Empoli in casa, quindi altre due gite fuori porta. I granata sfideranno la Reggina e il Sassuolo. Se non si è già visto tutto, basterà aspettare meno di un mese per capire se il Torino lanciato verso la A è un treno ad altissima velocità.

(Leggo - Edizione Torino)