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Verso Psg-Juve, le ultime di formazione: da Miretti alla carta Milik, le scelte di Allegri
LE IDEE - La Juve, perciò, si presenta al Parco dei Principi senza le due nuove stelle del mercato, i cardini su cui Allegri avrebbe voluto far girare la squadra, almeno nei momenti in cui più conta. E, invece, ne dovrà fare a meno e la sua squadra rischia di somigliare molto a quella delle ultime uscite, con la speranza - tra i bianconeri - di un esito diverso e più entusiasmante. Quattro titolari li ha già svelati Allegri in conferenza, uno per reparto: Perin, Bonucci, Rabiot e Vlahovic, al rientro dopo i discussi 90' in panchina. E gli altri? Le ultime prove raccontano di un 4-3-3 classico e quasi atteso: Perin in porta; Danilo, Bonucci, Bremer e De Sciglio (non Alex Sandro, uscito anche acciaccato da Firenze) in difesa; Rabiot e Paredes in mezzo, con la carta giovane ed esuberante di Miretti da giocarsi al posto di uno spento Locatelli; e davanti il tridente composto da Cuadrado e Kostic, pronti a innescare Vlahovic, uniche ali vere disponibili a sostegno del centravanti, impaziente di scendere in campo in un grande palcoscenico.
CARTE MESCOLATE - Ma la mossa "allegriana" è dietro l'angolo. E le carte potrebbero mescolarsi presto. Allegri in conferenza non ha rivelato i suoi piani, ma ha fatto diversi nomi di possibili partenti, tra cui Milik. Lui più Vlahovic. E allora... cambio modulo. Così si andrebbe verso un 3-5-2, quasi a specchio con il Psg, che garantirebbe anche maggiore densità e copertura. E a far posto a Milik sarebbe uno tra Kostic e Cuadrado, che diventerebbero a questo punto la carta da giocarsi al 60', opzione che Allegri non disdegna certamente.