Filadelfia, passi avanti| Verso la ricostruzione
La settimana è di quelle intense e non solo perché il Torino, inteso come squadra, si trova lassù, da solo in testa alla classifica di serie B. Quello è l'aspetto positivo, da godersi senza però volare troppo con la fantasia. Ma alcune vicende considerate primarie dalla tifoseria granata restano irrisolte, da sistemare. E anche in fretta. Vicende a volte paradossali, per non dire grottesche.
Il cruccio più grande resta il Filadelfia, disintegrato nel 1997 e trattato, pur essendo proprietà del Comune, da discarica a cielo aperto: uno scandalo, per quello che era stato il tempio del Grande Torino e poi la culla del settore giovanile, orgoglio granata di una volta. La guardia sul Fila è sempre alta, da parte dei tifosi. Le notizie invece scarseggiano, però sono di queste ore alcune importanti novità legate al lavoro della Fondazione Filadelfia, che si è riunita alla presenza anche dell'assessore allo Sport del Comune, Stefano Gallo.
Qualcosina, fortunatamente, comincia a muoversi: le tempistiche chiaramente sono quelle istituzionali, quindi piuttosto lunghe. Ma il succo di quanto emerso dall'ultima riunione è particolarmente prezioso nell'ottica di cominciare a delineare un futuro per il Filadelfia. Il Consiglio di amministrazione e il Collegio dei fondatori hanno infatti approvato le modifiche allo statuto, adeguandolo alla normativa attuale. Può sembrare marginale, invece è un aspetto essenziale: infatti adesso si può cominciare ad accelerare sul serio, dato che da questo momento 'è possibile - come espresso a chiare lettere nel comunicato del Comune di Torino - pervenire al riconoscimento giuridico della Fondazione, passo necessario per quelli che saranno i futuri adempimenti'.
(Tuttosport - Edizione Locale)