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Verso City-Inter, cosa filtra su Mkhitaryan: la priorità di Marotta e il punto sul rinnovo
IL SEGNALE - Un possibile indizio è arrivato anche dall'ultima partita di campionato contro il Torino: Brozovic ha giocato dall'inizio con tanto di gol decisivo, ma la notizia è stata la presenza in campo per tutti i 90 minuti. Un segnale che potrebbe farlo accomodare in panchina nella partita più importante della stagione, con la possibilità di vedere Calhanoglu spostato in regia e Mkhitaryan e Barella - partito dalla panchina a Torino - mezz'ali.
IL FUTURO - Da una parte il campo, dall'altra il mercato. Anzi, il rinnovo. Il contratto dell'armeno è in scadenza nel 2024, l'ingaggio di poco inferiore ai quattro milioni netti a stagione e da parte del giocatore c'è apertura massima al prolungamento: Mkhitaryan a Milano si trova bene, non ha mai manifestato la volontà di lasciare l'Inter e le prestazioni positive in campo sono una conferma della serenità del giocatore. Al momento però anche la dirigenza vuole concentrarsi solo sul campo, nella testa di tutti c'è la finale con il Manchester City e per ora è la cosa che conta di più.
PRIORITA' - Poi si penserà al futuro, valutando ogni situazione. Step by step, iniziando ad affrontare prima le situazioni legate ai giocatori in scadenza tra qualche settimana: da Dzeko a Handanovic, passando per de Vrij e l'eventuale conferma di Lukaku e Acerbi (il primo in prestito secco dal Chelsea, il secondo con diritto di riscatto dalla Lazio). Successivamente, si affronterà anche il discorso legato al futuro del centrocampista armeno. Mkhitaryan corre verso la finale di Champions, adesso conta solo il campo.