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Verratti: 'Vorrei la visione di gioco di Pirlo. Psg? Lo rifarei mille volte'
GIOCO - "E' sempre lo stesso fin dall'infanzia quando giocavo con i miei amici in piazza. Non l'ho mai cambiato anche quando all'inizio al Psg gli allenatori si arrabbiavano perché rischiavo molto. Ma per me il calcio resta un gioco diventato un lavoro bellissimo. Il mio modo di giocare non lo cambio, sono fatto così. Si impara dalla vittoria, come dimostrano i grandi campioni che non si accontentano dopo aver vinto tutto. Ronaldo e Messi hanno vinto cinque Palloni d'oro ciascuno ma continuano. Ma anche una sconfitta insegna, bisogna alzare di nuovo la testa e imparare dagli errori, guardare avanti".
PSG - "Neymar, Mbappé, Cavani e Di Maria? E' straordinario. Da piccolo sognavo di giocare con i migliori al mondo. Sono fortunato. Non fu una decisione semplice venire al Psg, perché tutto poteva anche andare male, ma in queto mestiere bisogna saper rischiare. Ho avuto allenatori come Ancelotti e Blanc, oltre che compagni di squadra incredibili, come Ibrahimovic, Maxwell, Silva arrivati con me, che mi hanno aiutato tanto. Venire a Parigi a 19 anni è un'esperienza straordinaria perché devi imparare una nuova lingua, nuove cultura e abitudini. Ma qui sono cresciuto anche come uomo: rifarei tutto mille volte".