Verratti medita l'addio al PSG: 'Top club nel futuro, ma dubito in Italia'
"Non è depresso dopo l'eliminazione dalla Champions, la sua forza è farsi scivolare addosso qualunque cosa dopo averla metabolizzata. Tutto, polemiche sulle notti brave comprese: anche se dare in pasto alla gente notizie false significa far rischiare le botte, e non per demeriti calcistici. Il vero Verratti lo dobbiamo ancora vedere, visto che ha 24 anni e si esprime in un contesto tutt'altro che perfetto. Il 4-0 dell'andata col Barcellona è stato un danno perché ha nascosto problemi del PSG che sono oggettivi, ovviamente senza voler cancellare le responsabilità di Verratti".
"I complimenti di Iniesta gli hanno fatto piacere, ma non gli hanno mai cambiato la testa. Di sicuro non se la fa addosso quando gioca sotto pressione, a settembre in Spagna giocherà per provare a vincere con l'Italia e per far vedere chi è. La Nazionale può fargli bene, ma farà bene anche lui alla Nazionale: è ora di caricarsela sulle spalle. La qualificazione al Mondiale è una vetrina importante, Spagna-Italia di più: e il 2 settembre il mercato sarà chiuso, Marco avrà la testa liberissima se questo dovesse mai essere un problema. Meglio il 3-5-2 o il 4-2-4? Lui si adatta, lo dice la sua carriera. Nel PSG ha fatto pure l'interno, anche se si trova meglio da centrale perché gli piace stare davanti alla difesa, giocare tanti palloni: 4-2-4, dunque. L'età media si è abbassata? Non è una tendenza solo italiana, ma del calcio europeo. E comunque i nostri club, oltre ad aver coltivato ragazzi di grande prospettiva, hanno deciso di dargli fiducia. E altri ne stanno crescendo e ne cresceranno: beato chi sarà il ct per il Mondiale 2022, avrà problemi di scelta".