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    Verratti, Francia ai piedi del nuovo Pirlo

    Verratti, Francia ai piedi del nuovo Pirlo

    Certi francesi si sa, hanno la puzza sotto il naso quando parlano dell'Italia. Per alcuni versi, sono così uguali a noi che si sentono molto diversi. Ricordate la testata di Zidane a Materazzi, nella finale di Berlino 2006? Il giorno dopo, l'allora presidente dell'Esagono, Jacques Chirac ricevette i Galltti all'Eliseo e mimò con Zizou il fallo dell'ex juventino: un illuminante esempio di sportività e fair play coniugato alla spocchia di chi non era riuscito a vincere e dimostrava di non saper perdere. 

    Figuratevi adesso che il Paris St-Germain, riempito di milioni dagli uomini del signor Nasser Al-Khelaifi,  presidente della Qatar Investment Authority, viene rilanciato alla grande dall'italiano Carlo Ancelotti, dal suo staff italiano, dal brasiliano che si sente molto italiano Leonardo e trova l'uomo dei sogni in un calciatore italiano di 19 anni a nome Marco Verratti, debutante assoluto in Coppa dei Campioni.

    Vuol dire che qualcosa è cambiato se, il giorno dopo il poker alla Dinamo Kiev, L'Equipe e Le Parisien appioppano un 9 in pagella al ragazzo di Pescara che a Parigi ha subito cambiato casa perchè in quella a lui assegnata non poteva seguire in tv le partite degli abruzzesi.

    "Vedere giocare Verratti in quel modo è stato un godimento assoluto", ha scritto L'Equipe. Non solo per i colleghi francesi.

    Zlatan Ibrahimovic ha definito Marco "un fuoriclasse assoluto" e si sa che l'ex milanista non parla mai a sproposito. Ancelotti coccola Verratti e lavora anche per Prandelli: Marco nel Psg gioca come Pirlo nella Juve. E che Verratti sia "il nuovo Pirlo", lo dice anche Thiago Silva. Vive la France.

    Xavier Jacobelli

    Direttore Editoriale www.calciomercato.com

     

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