Verratti: l'Inter offre 78 milioni per battere la Juve, lo sogna pure il Milan
JUVE - Non a caso, l'agente rappresenta anche Orsolini, giovane esterno dell'Ascoli vicinissimo ai bianconeri. Che non intendono lasciare Verratti all'Inter senza lottare: conoscono il suo legame affettivo con la Juve e sanno bene che la certezza di giocare la Champions - i nerazzurri sono in ritardo - può fare la differenza. Ma spendere 80 milioni per un giocatore che cinque anni fa stavi acquistando per 10 - prima del blitz dei francesi - non è proprio l'affare del secolo. E poi il PSG non ha tutta questa voglia di cedere il campione più amato dai tifosi a chi gli soffiò Coman a parametro zero nel 2014. Il feeling di Verratti con il club parigino non è più quello degli anni scorsi. Colpa di qualche sostituzione di troppo e di un rapporto complicato con il tecnico Emery. "Finché non avrò vinto la Champions, da qui non vado via", disse al momento del quarto rinnovo. Ma se non la vince, e agli ottavi il Psg dovrà sfidare il Barcellona, chissà...
MILAN - Tra le pretendenti, una speranza anche per il Milan: Verratti è tra gli obiettivi di Sino Europe, è un sogno, per l'Inter un progetto concreto. E per la Juve un'idea sempre viva. L'operazione ritorno, tra l’altro, è caldeggiata dal ct Ventura: Verratti è punto fermo della sua nazionale che deve qualificarsi al Mondiale in Russia.
BAYERN, REAL E BARCELLONA - Ma guai a sottovalutare i piani di altri corteggiatori stranieri. Uno si chiama Carlo Ancelotti, che lo ama dai tempi in cui lo allenava/ammirava nel suo PSG. Per sostituire il quasi 36enne Xabi Alonso nel Bayern Monaco, sarebbe l’ideale. Poi ci sono le spagnole, Florentino Perez, presidente del Real Madrid, lo stima da sempre e il Barcellona di Luis Enrique ha il gioco perfetto per esaltarne le caratteristiche di fine palleggiatore. Certo sarebbe una beffa se il PSG si decidesse a cederlo e lui, il maghetto di Manoppello, finisse di nuovo all'estero: la Serie A ha bisogno di fuoriclasse così, quei 78 milioni della nuova Inter possono essere l'inizio della rivoluzione.