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    Verratti, Bernardeschi, Insigne, Zaza: coraggio Conte, regalaci questa Italia!

    Verratti, Bernardeschi, Insigne, Zaza: coraggio Conte, regalaci questa Italia!

    • Stefano Agresti

    Abbiamo visto Marco Verratti al centro di una grande sfida europea: tra Ibra e Fabregas, Di Maria e Hazard, a sgomitare in mezzo al campo in Psg-Chelsea c’era il nostro ragazzo, e quando è uscito il Parco dei Principi gli ha riservato una standing ovation da brividi.

    Abbiamo saputo che Federico Bernardeschi ha corteggiatori doc, incluso il Barcellona, e possiamo comprendere le ragioni di questo innamoramento avendone ammirate le qualità tecniche, ma anche tattiche e atletiche.

    Siamo rimasti estasiati dalle magie di Lorenzo Insigne nel corso di questo campionato entusiasmante, dieci gol e dieci assist, una doppia-doppia (come si dice nel basket) che appartiene solo ai campioni,

    Bernardeschi ha compiuto ventidue anni giusto ieri, Verratti ne ha ventitré, Insigne ventiquattro. Sono giovanissimi e fortissimi e rappresentano un meraviglioso spaccato d’Italia anche per quel loro accento che ci manda in giro per tutto il nostro Paese ogni volta che li sentiamo parlare: smaccatamente toscano uno, abruzzese l’altro, napoletano il terzo.

    Ecco, se anziché essere italiani fossero - chessò - francesi o inglesi, da quelle parti sarebbero orgogliosi di avere tre calciatori del genere e attorno a loro costruirebbero una splendida nazionale. Anche perché - diciamolo chiaramente - le nostre alternative sono piuttosto tristi, ora che anche Pirlo se n’è andato dall’altra parte dell’Oceano. E poi non si tratta di ragazzini senza esperienze: Verratti è protagonista assoluto con una delle squadre migliori d’Europa ormai da tempo, ma pure Insigne ha giocato importanti sfide internazionali e Bernardeschi è un gioiello nella Fiorentina terza in classifica. Talento e personalità non mancano, insomma. E allora, perché non ci puntiamo?

    Già: perché? Perché abbiamo paura. Il Psg mette una squadra multimilionaria in mano a Verratti, ma noi non abbiamo il coraggio di consegnargli le chiavi della Nazionale; un fenomeno come Higuain vuole Insigne accanto a sé perché ispira tanti suoi gol, eppure noi lo priviamo dell’azzurro perché ha lasciato il ritiro per un acciacco sei mesi fa; la Fiorentina dà spettacolo con Bernardeschi esterno di centrocampo oppure trequartista, a conferma della sua duttilità, però per noi è troppo giovane per lanciarlo nella mischia.

    In attesa delle scelte di Conte, noi continuiamo a sognare una Nazionale protetta sì dalla difesa della Juve, ma con Verratti a metà campo e, là davanti, Bernardeschi e Insigne assieme a sostenere un attaccante. A proposito, che ne dite se quest’ultimo fosse Zaza? Sì, ci starebbe proprio bene: Simone Zaza da Policoro, Matera, ventiquattro anni. Un’Italia giovane e piena di energia all’assalto dell’Europeo: Conte, perché no?
     


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