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    Verona Pecchia: 'Ci davano per spacciati, giocheremo fino alla morte'

    Verona Pecchia: 'Ci davano per spacciati, giocheremo fino alla morte'

    Il tecnico del Verona, Fabio Pecchia, presenta in conferenza stampa la sfida con il Bologna: "Bianchetti, Verde e Buchel? Non ci sono, c'è poco da fare. Guardiamo quelli che abbiamo per affrontare la partita. C'è Valoti, c'è Danzi, c'è Romulo. I giocatori ci sono, abbiamo gli strumenti per affrontare la gara. Al di là di chi scende in campo è importante che tutti i giocatori rappresentino un sentimento forte. Noi andiamo avanti sulla stessa strada cercando di lavorare sulle cose buone. Il nostro è un lavoro continuo che parte da lontano. L'obiettivo è ancora lì, vogliamo raggiungerlo con forza e voglia a tutti i costi. La squadra deve essere orgogliosa di aver fatto un grande lavoro e deve mantenere questo assetto mentale. Noi non abbiamo nulla da perdere, questa squadra a settembre era considerata inadeguata per la Serie A e, invece, ad aprile siamo ancora lì a giocarcela. Affrontiamo le gare alla morte. Un pareggio può andare bene a Bologna? Il calcio non è calcolo, ma lavoro e applicazione. In campo ci sono troppe varianti da gestire. Turno favorevole per la salvezza? Vedremo. Quando uno è dietro deve pensare prima di tutto a sé stesso. Il nostro destino in questo momento dipende anche dagli altri, ma arriverà il momento in cui dipenderà solo da noi. Giocare dopo le rivali? Se giochi prima devi vincere, se giochi dopo devi vincere. Siamo dietro e dobbiamo recuperare, la mia squadra non deve fare calcoli. Quello che succede sugli altri campi non deve incidere sul nostro atteggiamento. Il Bologna viene da una settimana particolare, ma ha una classifica buona e viene da una stagione di buon livello. Zuculini? Lui va tenuto sotto una campana di vetro, va fatta grande attenzione. Rispetto allo scorso anno ha anche una condizione migliore, sia dal punto di vista fisico che tecnico. Vanno fatte valutazioni attente, parlerò col ragazzo e poi prenderò una decisione. Come si fermano Verdi, Destro e Di Francesco? Hanno un reparto offensivo importante, io penso alla gara d'andata e servirà essere molto bravi e attenti. Sono giocatori in grado di fare giocate nel corto e anche in velocità. La mia squadra deve essere in grado di affrontare qualsiasi tipo di avversario. Poche conclusioni contro il Cagliari? E' vero, dobbiamo essere più convinti di andare sotto porta. Molto dipenderà anche dalla condizione di Cerci che può dare qualcosa in più dal punto di vista della qualità. Fares in accatto? Lui può ricoprire diversi ruoli. Caracciolo in mezzo e Ferrari a destra? E' una solzione. Condizione fisica? Le indicazioni arrivate dalle ultime gare sono positive. Anche a Benevento la squadra ha corso, il problema non è correre ma farlo con una forza d'animo diversa. In questa fase finale quello che conta è l'aspetto psicologico, chi ha più voglia di vincere porta a casa il risultato. Le dimissioni di Fusco? Il rapporto che c'è tra me e Fusco non cambia, in questo momento è professionalmente fuori ma abbiamo trascorso 20 mesi spalla a spalla. Siamo una cosa sola. Il rapporto che c'è tra Fusco e la squadra è sempre stato un rapporto forte e questo non può cambiare da un giorno all'altro. Adesso però, chiaramente, non è più operativo e in campo con noi. Cerci e Matos hanno i 90' nelle gambe? Matos no, anche se sono contento che sia di nuovo in gruppo. Per Cerci ci vuole la giusta gestione delle energie perché abbiamo bisogno di lui. Quando tornano Kean e Calvano? Calvano è più avanti rispetto a Kean, ma non so quando saranno pronti. Sicuramente non ci saranno domani".

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