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Verona, le pagelle di CM: Veloso spacca la partita e la porta a casa, ma Gatto Silvestri è da Azzurro!
Silvestri 8,5: ben protetto dai suoi, esce prontamente dai pali per anticipare la volata di Zapata. Poi ci pensano Ilicic e Freuler a non inquadrare lo specchio. Salva il risultato al 34’ p.t. sporcando i guantoni sul tiro dalla sinistra del Papu. Il c.t. Mancini approva. Del resto l’anno scorso ne parò sette di conclusioni al capitano bergamasco. Esce sempre col tempo giusto per disincentivare la pantera dal tiro. Si supera al 9’ s.t. con una tripla parata prima sul colpo di testa di Zapata, poi su Djimsiti e di nuovo su Zapata, lanciando un messaggio chiaro a Gollini: vuole lui la terza maglia tricolore. Anche sopra di 2 para magistralmente su Hateboer mantenendo la porta inviolata.
Ceccherini 6,5: un cecchino, entra inutilmente subito duro su Gomez e regala una punizione agli avversari. Buona la sua copertura a scendere su Ilicic. Lo sloveno non passa, il 17 tiene gli occhi incollati al suo mancino e gli sbarra la strada innervosendolo non poco. Non contento però, il vizio di entrare inutilmente duro non lo perde e prende giallo. Quando entra Muriel lo pressa q.b. per farlo sbilanciare e sbagliare il tiro in area. Aggressivo e fondamentale.
(Dal 29’ s.t. Favilli 6: entra e sfiora la traversa, vuole chiudere la partita e mette pressione alla Dea. Grande apporto).
Lovato 7: si antepone a Zapata e riesce a strappargli palla al momento opportuno. Decisiva la sua azione di disturbo davanti al colombiano, costante per la mezzora in cui gioca prima di arrendersi e alzare bandiera bianca. Buona prova, ha distrutto Zapata, peccato sia dovuto uscire anzitempo.
(Dal 31’ s.t. Danzi 5: appena entra si nota la differenza con Lovato. Papu ne approfitta per fuggire via e il new entry non riesce a stare dietro al capitano, tanto che la sua presenza diventa un problema per la difesa gialla e mister Juric non si fa problemi a bocciarlo).
(Dal 1’ s.t. Veloso 8,5: entra e la differenza si nota subito, Zapata lo spegne e becca la traversa all’8 s.t, per la prima vera occasione veronese. Particolarmente ispirato contro la Dea, è lui a lanciare Zaccagni e a battere dagli 11 metri portando il Verona in un vantaggio insperato prima del suo ingresso. Unica pecca l’ammonizione di reazione, ma Juric gliela perdona subito quando serve il cross al bacio intuendo la traiettoria di Zaccagni. Scheggia anche la traversa, è grazie a lui se il Verona espugna Bergamo, uomo partita).
Dawidowicz 6: ipnotizzato da Gomez, preferisce buttarla oltre la linea per spezzare il gioco alla Dea. Quando Dimarco esce va lui a chiudere su Zapata. Placca l’attaccante colombiano e prende giallo.
Faraoni 5,5: duella con Mojica, poi si inserisce sulla fascia destra, ma i suoi cross sono imprecisi e lunghi. Quando corre verso l’area piccola, de Roon e Toloi lo rallentano e lui non trova spazio.
Tameze 6,5: conosce bene Freuler e infatti riesce ad anticiparlo. Non solo con lui, l’ex nerazzurro legge anche i movimenti di Ilicic e gli morde il freno. E’ lui a sventare il gol di Zapata infilandosi tra lui e la sfera al momento giusto. Sempre insidioso.
Ilic 6: recupera palla quando i compagni la perdono, fa il suo dovere.
(Dal 13’ s.t. Colley 6: entra e si integra perfettamente alla sua squadra in palla, apporta la sua freschezza sotto porta, ci prova).
Dimarco 6,5: fa girare palla, gioca con intensità. Col mancino, spaventa la retroguardia nerazzurra con una bella punizione. Poi vola in difesa ad aiutare i compagni e a strappar palla a Zapata. Benone.
Barak 6: è sua la prima volata verso la rete casalinga, propositivo e lesto, sin spegne un po' col passare dei minuti.
Zaccagni 8: guadagna una punizione preziosa nel contrasto con Hateboer. Si allarga e prende spazio, al quarto d’ora della ripresa si invola verso la rete confondendo e facendo tremare le gambe di Toloi, che raccoglie l’invito e regala il rigore decisivo. Fa a gara con Veloso per diventare l’uomo partita, si smarca con astuzia da Toloi e de Roon e non si fa ipnotizzare dalla manona di Sportiello. Alla ribalta mediatica, ma un motivo c’è. In costante crescita.
Di Carmine 5,5: i guanti gli scaldano le mani ma non i piedi, che rimangono sempre troppo distanti dall’area piccola. Nella ripresa cerca cross al centro e un rigore che non esiste. Al 12’ s.t. arriva la sua prima vera occasione, ma ci crede poco e la conclusione è debole.
(Dal 13’ s.t. Salcedo 6: aumenta il raggio d’azione dei suoi, si spinge in avanti a tu per tu con Sportiello, bene).
All. Juric 7: l’allievo supera il maestro e la prepara bene puntando sulla sua solida difesa. Quando perde Lovato le cose si mettono male ma lui lancia Veloso al posto del neo entrato Danzi, una mossa tipicamente gasperiniana che lo premia eccome. Appena arrivano i cambi, la partita cambia faccia, il Verona attacca e segna. Silvestri fa il resto.