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Verona, il mercato entra nel vivo: le operazioni più calde
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Innanzitutto, partiamo con i giocatori in prestito, per i quali si stanno già attuando le prime decisioni, sia in entrata, che in uscita. I giocatori che devono rientrare tra le mura di casa sono infatti numerosi: Bonazzoli, reduce dalla retrocessione con la Salernitana, dovrebbe tornare a breve a Verona, assieme a Kevin Lasagna, Federico Ceccherini e Koray Gunter, anch'essi retrocessi in Turchia con il Karagumruk. Più tardi, dovrebbe tornare Marco Davide Faraoni dalla Fiorentina e Yayah Kallon dal Bari. In estate infine, dovrebbero rientrare anche Braaf e Hrustic in prestito al Sittard e all'Almelo. Il futuro di questi giocatori è comunque tutto da scrivere, ma ci si può attendere che la maggior parte di essi verranno piazzati in alte squadre sempre con formule di prestito o con cessioni secche. Sempre lato prestiti, questa volta in uscita, il primo giocatore che ufficialmente non verrà riscattato è Centonze, che dovrebbe tornare a Nantes proprio in questi giorni. Il difensore francese non ha rispettato le aspettative del club e così le strade si separano dopo appena una stagione. Ricordiamo che i gialloblù avrebbero dovuto pagare tre milioni e mezzo di euro per il terzino, valutazione probabilmente ritenuta troppo alta dalla società, alla luce appunto delle prestazioni avute. Sorte contraria invece quella di Jackson Tchatchoua, che viene acquistato a titolo definitivo dall'Hellas con un contratto in essere fino al 30 giugno 2027. Riscatto totale quindi per il giocatore che era arrivato a Verona in prestito dal Royal Charleroi Sporting Club. Stessa decisione è stata poi presa per Suat Serdar, che si lega ai gialloblù con un contratto quadriennale fino al 30 giugno 2028, segno di quanto Sogliano creda in questo giocatore.
Alla luce della situazione prestiti e riscatti, il mercato, e quindi il futuro di questa squadra, dipende principalmente da due nomi, quelli forse più importanti di tutta la rosa: l'allenatore Marco Baroni e il gioiellino Tijjani Noslin. Partiamo da quest'ultimo. Sull'attaccante sono piombate sin dalle ultime giornate di campionato molte squadre di serie A. Tra tutte, quelle che si sono mostrate più interessate sono Lazio, Bologna e Torino, mentre negli ultimi giorni si è avvicinata anche la Fiorentina, che deve fare i conti con una mezza rivoluzione della rosa. Tanti nomi, ma ancora nessuna vera offerta in termini di denaro. Di sicuro però, qualora il Verona decida di mettere effettivamente sul mercato il giocatore, sarà l'operazione dalla quale potrà avere il maggior indotto in termini di denaro. Ad oggi infatti, per quanto riguarda la valutazione dell'attaccante, si parla di una cifra che oscilla intorno ai 15-16 milioni di euro più eventuali bonus legati alle prestazioni. Insomma un piccolo tesoretto che potrebbe rivitalizzare le casse gialloblù. Dall'altra parte c'è la situazione Baroni, sempre più al centro di una telenovela che corre sul filo Roma-Monza, con i brianzoli inizialmente favoriti ma che hanno visto un fortissimo avanzamento della Lazio, intenzionata a sostituire Tudor in rotta definitiva con la società. Si erano accostati timidamente anche i nomi di Cagliari e Venezia, neopromossa in Serie A, ma senza troppe certezze. Il sostituto ideale è forse già stato trovato: Paolo Zanetti, l'eroe che in laguna ha portato due anni fa i veneziani in massima serie e poi accasato all'Empoli nella stagione successiva. L'ingaggio sarebbe il medesimo percepito in Toscana: 600mila euro netti all'anno, cosa gradita anche in casa gialloblù. Fatta per l'allenatore, il mercato Hellas potrà davvero entrare nel vivo, così come il suo futuro prossimo.