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    Verona, Henry: 'Ho avuto offerte dagli Usa, ma i soldi non sono tutto. Primo anno in A? Apprendistato, ora farò meglio''

    Verona, Henry: 'Ho avuto offerte dagli Usa, ma i soldi non sono tutto. Primo anno in A? Apprendistato, ora farò meglio''

    Henry, nuovo attaccante del Verona, si è raccontato alla Gazzetta dello Sport, parlando del mancato passaggio all'Empoli in estate, dove avrebbe potuto ritrovare il tecnico Paolo Zanetti: "Per me è stato davvero importante, un maestro, se sono qui è merito suo. Ma se voglio fare qualcosa di più, Verona è il posto giusto. L'anno scorso mi ha impressionato per la sua filosofia offensiva, è una squadra ambiziosa. E poi è stato importante sentire la fiducia di Cioffi perché ho avuto offerte anche dagli USA. I soldi non sono la priorità, voglio vedere dove posso arrivare". 

    SERIE A - "La prima stagione è stato lo step per conoscere l’Italia. Ora parlo tre lingue, ho scoperto la cultura di una città meravigliosa. E poi il calcio. Ho imparato la fase difensiva. All’inizio, ricordo, era difficile capire Zanetti. La Serie A a livello tattico è il campionato migliore del mondo. Dovevo scoprirlo. Il giorno più bello è stato quando ho giocato contro Chiellini e Bonucci allo Juventus Stadium. Che salto per me. E ora mi sento più completo, spero di salire ancora più in alto con il Verona. I nove gol? Posso fare molto meglio. Non sono uno che si accontenta e secondo me ho ancora margini di miglioramento, proprio perché come calciatore sono giovane". 
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