Verona: contenzioso Volpi-Setti, il Tribunale di Bologna dichiara fallita H23. Cosa rischia l'Hellas? La risposta
Di Lonestar si sa per certo sia controllata da Gabriele Volpi, finanziere italiano con passaporto nigeriano che è anche proprietario dello Spezia e della Pro Recco di pallanuoto. Fra le altre cose, Lonestar detiene il 9% di Banca Carige. Quanto a Delta Limited, è stata menzionata nell'indagine di Football Leaks in quanto detentrice di parte dei diritti economici di Juan Manuel Iturbe, che ha disputato con la maglia dell'Hellas Verona la stagione 2013-14. Anche questa una società, secondo l'Espresso, sarebbe riconducibile a Volpi. Le due società reclamano il mancato pagamento, da parte di H23, di grossa parte di un prestito obbligazionario. Come si legge nel testo, Delta rivendica una cifra che con gli interessi sale a 6.398.515,28 euro, mentre Lonestar ritiene di dovere incassare 7.987.875 euro.
C'è un passaggio particolarmente significativo dell'atto emesso dal Tribunale Fallimentare di Bologna. Merita citarlo testualmente:
Peraltro non vi è alcuna ragionevole evidenza che la società debitrice disponga di attivi idonei ad onorare il proprio gravosissimo indebitamento ed anzi, per quanto consta la predetta società (…) in base all'ultimo bilancio depositato (…), non dispone in tempi contenuti e certi di somme di qualche rilievo.
L'attivo è costituito infatti e unicamente da un credito nei confronti di Star Ball (società a cui H23 ha ceduto la partecipazione dell'Hellas Verona), che nell'ultima situazione patrimoniale è indicato 31.386.120,79, mentre nel bilancio del 2019 in euro 38.510.513.
A questo punto bisogna porsi l'interrogativo: se le conseguenze del fallimento dovessero toccare Star Ball, ci sarebbero ripercussioni sull'Hellas Verona? Lo abbiamo chiesto allo stesso Maurizio Setti, raggiunto telefonicamente nel pomeriggio. Il presidente e proprietario ci ha detto che “assolutamente no, non c'entra niente”. E ha aggiunto che “ci ridiamo sopra”, salvo poi correggere il tiro affermando che “la risposta arriverà”. Quindi aggiunge che “queste sono cose volute apposta da gente che è fallita”. E conclude: “Riceverà la risposta fatta bene”.
La aspettiamo con fiducia, più o meno la stessa che il presidente ha ostentato nel corso della brevissima telefonata chiusa in modo brusco. Ma intanto nei prossimi giorni proveremo a ricostruire il groviglio societario intorno all'Hellas. Compito molto complicato.
@pippoevai
LA RISPOSTA - Dai legali di h23 riceviamo e pubblichiamo: "I legali della società H23 precisano quanto segue, chiedendone la pubblicazione integrale.
In merito alla notizia della dichiarazione di fallimento della società H23 s.p.a. in liquidazione, si precisa quanto segue:
- la dichiarazione – pronunciata su istanza di due soggetti che non sono muniti di titoli esecutivi – è provvisoria e non definitiva; prontamente impugnata dalla società H23 s.p.a. avanti la Corte d’appello di Bologna, che si dovrà pronunciare sull’istanza di revoca del fallimento; la dichiarazione è errata, basandosi su una lettura non corretta dei documenti di causa; è, infatti, del tutto “anomalo” che venga dichiarato il fallimento di H23 s.p.a., la quale – come pubblicamente emerge dal registro delle imprese – ha un patrimonio netto positivo superiore a € 19 milioni e un attivo superiore a € 31 milioni, che consentirà, al termine della liquidazione, di soddisfare, in maniera eguale e integrale, ogni suo eventuale creditore, che provi di averne titolo;
- H23 S.p.A. da tempo non ha alcun legame con la società Hellas Verona F.C.; le vicende di H23 s.p.a. sono, pertanto, del tutto irrilevanti per le sorti di Hellas Verona F.C. s.p.a.".