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    Verona, brutta sconfitta in casa e ora calendario molto complicato. Campionato finito?

    Verona, brutta sconfitta in casa e ora calendario molto complicato. Campionato finito?

    • Alessandro Righelli
    Brutta sconfitta per il Verona, che tra le mura di casa si fa raggiungere e superare da un Genoa non nelle sue giornate migliori, perdendo così uno degli scontri diretti fondamentali per la salvezza. Eppure, da come si era messa la partita nei primi minuti iniziali, sembra quasi tutto in discesa. I gialloblù vanno subito in vantaggio con Bonazzoli e si rendono pericolosi in più di una occasione. Il Genoa trema e deve fare qualche miracolo per tenersi in piedi. Lo spettacolo però, dura davvero troppo poco. Alla mezz'ora del primo tempo i primi sintomi di un cedimento strutturale della squadra, con alcune incursioni Ekuban che sono lo spauracchio di ciò che da lì a poco sta per succedere. A fine primo tempo, con le squadre pronte a rientrare ai box, ecco il lampo che cambia completamente la gara, e forse la stagione intera del Verona. Lo stesso Ansah Ekuban segna il gol del pareggio, in una dormita generale della difesa gialloblù. La ripresa è tutta un'altra storia. I rossoblù prendono coraggio, molto più dei padroni di casa, e martellano un povero Dawidowicz sicuramente fuori forma. Il fortino veronese cade quasi subito. Incursione felina di Vasquez, che dribbla con grande destrezza due uomini avversari, tiro respinto da un Montipò che come sempre si dedica ai miracoli terreni, Gudmundsson è lì e segna uno dei suoi più facili gol della stagione. Il Genoa ha ribaltato la gara e il Verona non può che rincorrere.
    Non bastano di certo alcune folate dei nuovi entrati, perché alla fine la spuntano gli ospiti e i gialloblù ritornano nelle zone che scottano, a un solo punto dal fatal trio retrocessione. 

    Una partita, come detto, che poteva essere una svolta, in senso positivo, ma anche in senso negativo. Purtroppo, il secondo caso è quello che alla fine si è materializzato per gli uomini di Baroni ed ora la situazione si fa davvero complicata. Il Verona ha ora dinnanzi a sé una serie di sfide davvero difficili. Nelle ultime sette partite dovrà infatti affrontare subito l'Atalanta, poi Udinese, Lazio, Fiorentina, Torino, Salernitana ed infine l'Inter. Di queste, due sono alla portata, ossia quella contro i friulani, da giocare tra le mura amiche, e quella contro i campani, in terra salernitana. Le restanti partite saranno assolutamente da bollino nero, anche se qui può arrivare la sorpresa che non ci si aspetta. Il Verona ci ha abituati a imprese che hanno dell'impossibile e proprio contro le grandi squadre si esalta e trova prestazioni fuori dal comune. Ad oggi gli uomini di Baroni hanno sette finali da giocare al massimo delle loro possibilità, perché anche una sola vittoria o solo pareggio, magari contro una grande squadra, può fare davvero la differenza.

    Il campionato non è quindi del tutto chiuso, seppur molto compromesso. Tutto dipende dalla voglia e dal carattere che questa squadra dimostrerà non solo nelle sfide contro le dirette avversarie, ma anche contro quelle più blasonate. Nulla deve essere dato per scontato e questo Baroni lo sa bene. Sembra una missione quasi impossibile, ma come detto, il Verona ci ha abituati a imprese incredibili. Tutto, quindi, è ancora aperto. 

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