Vergogna dalla curva della Samp: "Ora si individuino i responsabili dei cori"
Come riporta Il Mattino, ieri, al Ferraris, ci sono stati cori di discriminazione territoriale che: "altro non sono che cori di odio veri e propri. Fino a quando si dovranno sopportare i beceri inni al Vesuvio e alla sua lava che tutto deve distruggere sempre facendo finta che si tratta solo di goliardia, di rivalità calcistica e null'altro?". Dopo il gol di Diego Demme, la curva della Sampdoria ha iniziato a intonare quei cori vergognosi: "Lavali col fuoco, oh Vesuvio lavali col fuoco", e prima ancora: "Oh colerosi, terremotati... Bisogna essere arrivati al colmo della misura: la misura del ricatto, della violenza, dell'intimidazione. Il povero presidente Ferrero, quella sera, ci mise la faccia per invitare i proprio tifosi a smetterla. Ieri, tutto è passato quasi in cavalleria. Come se fosse un sottofondo. Quei cori, però, li hanno sentiti tutti, proprio tutti. E non serve a giustificarli l'agonismo in campo. Il giudice sportivo ora eleverà la solita ammenda. Gli ispettori federali, che sicuramente avranno ascoltato, riferiranno e scatteranno le multe. Le curve non si chiudono più. E forse è anche giusto così. Ma almeno individuare con le telecamere questi ultrà che non perdono occasione di seminare odio si può. Certo, che si può, punirne 20. E vediamo se agli altri non viene il mal di gola".