Vergogna a Milano, striscione degli ultras della Lazio: 'Onore a Benito Mussolini'. Tra i responsabili 3 interisti
23.00 LA LAZIO SI DISSOCIA - Con un comunicato sul proprio sito ufficiale, la Lazio si è dissociata: "La S.S. Lazio prende nettamente le distanze da comportamenti e manifestazioni che non rispondono in alcun modo ai valori dello sport sostenuti e promossi dalla società da 119 anni. E respinge e contesta la tendenza semplicistica di alcuni media a considerare l’intera tifoseria laziale corresponsabile di atti compiuti da pochi ed isolati elementi per motivazioni estranee ad ogni forma di passione sportiva. La società si è sempre battuta per il rispetto della legalità e della correttezza dei comportamenti".
PIAZZALE LORETO - Piazzale Loreto a Milano ha un gran significato nella storia d'Italia. Il 28 aprile 1945 il cadavere di Benito Mussolini (morto fucilato dai partigiani a Tremezzina, in provincia di Como) venne trasportato e successivamente appeso nella piazza non lontana dalla stazione Centrale, insieme a quelli dell'amante Claretta Petacci e di altri maggiorenti del partito.
IDENTIFICATI - Come riporta Ansa, verso le 20.30 la Digos di Milano e Roma, coordinate dal capo del pool antiterrorismo milanese Alberto Nobili, hanno identificato gli ultras che hanno esposto lo striscione inneggiante a Benito Mussolini: 18 Irriducibili della Lazio e tre supporter dell'Inter. Per i 22 identificati l'ipotesi di reato è quella di "manifestazione fascista", prevista dall'articolo 5 della Legge Scelba del 1952 .
Gli ultras della @OfficialSSLazio inneggiano a #Mussolini in piazzale Loreto, prima del match di #CoppaItalia contro il #Milan pic.twitter.com/JSmYz54pPh
— calciomercato.com (@cmdotcom) 24 aprile 2019