Verdi is back: il Como ha un 10 da Serie A
Il fantasista sta prendendo per mano i lariani sia sul campo che nello spogliatoio, ergendosi a leader tecnico e morale e risultando una delle chiavi della stagione al vertice della squadra prima di Fabregas ed ora di Roberts.
SI SCRIVE 90, SI LEGGE 10 - L'allenatore gallese ha reso Verdi il faro offensivo del suo Como, piazzandolo tra le linee nel suo 4-2-3-1 come si fa coi veri numeri 10 (seppur indossi la 90, scelto perché "pur non essendo un centravanti, da ragazzino ero innamorato del 9 e mi è rimasta questa passione", ha confidato a La Provincia ad ottobre). E i risultati gli stanno dando ragione, con Verdi tra i protagonisti della rincorsa al secondo posto in un finale di stagione che si preannuncia appassionante.
Nella corsa a 3 con Cremonese e Venezia, i lombardi possono contare sull'uomo che in estate ha deciso di rimettersi in gioco scendendo di categoria, puntando a ritrovare benessere fisico e stimoli che - eccezion fatta per la parentesi salvezza di Salerno - sembravano un po' essere venuti meno.
"RIVOGLIO LA A COL COMO" - Il progetto personale di Verdi, svelato in autunno sempre a 'La Provincia', visto il trend stagionale del Como giornata dopo giornata appare sempre più realizzabile: "Credo di essere un giocatore che vale la Serie A. Ma non è arrivata l’offerta giusta. Il Como è stata un’ottima alternativa, una società competitiva che ha grandi progetti. Sono un ambizioso, ed era normale capire se ci fosse stata la possibilità di restare in A. Ma adesso sono in una società con la quale credo di poterla riconquistare sul campo. E poi voglio aggiungere una cosa. Non pensiate all’avido calcolatore o a ragionamenti sugli stipendi. Nella mia carriera ho rinunciato a parecchi soldi per inseguire i sogni o soluzioni in cui vedevo competitività".
BENTORNATA CONTINUITÀ - Dall'inizio della stagione, considerando sia campionato che Coppa Italia, Verdi non ha saltato nemmeno una gara: 31 presenze (da subentrato o titolare che sia), 6 gol e 2 assist, per un totale di 1631 minuti giocati.
Al di là dei numeri, la notizia più bella è la rinnovata confidenza con continuità d'impiego e rendimento: "Ho fatto un buon ritiro estivo, ma non giocare nelle partite fa la differenza. Ho dovuto riprendere il ritmo partita. Poi c’è la serie B. E’ molto diversa dalla serie A, c’è molta più intensità, i ritmi sono molto più alti, c’è più intensità ed energia".
Qualità e carisma: il sogno promozione del Como passa anche dai piedi di Verdi.