Archiviata la delusione per il rifiuto di Rinaudo, il Bari riprende oggi la preparazione in vista dell’appuntamento del San Paolo. Dopo la Juventus, un altro duro banco di prova attende i biancorossi, il Napoli. L’allenatore Giampiero Ventura chiede ai suoi ragazzi “una prova di maturità”: dimostrare che la vittoria con i bianconeri non è stata una casualità e che la squadra è pronta psicologicamente ad affrontare con il giusto piglio il secondo campionato di serie A. “Non importerà il risultato finale – ha detto il tecnico – ma la mentalità con la quale scenderemo in campo”. Insomma, l’allenatore vuole vedere concentrazione e massima abnegazione, per essere sicuro che la formazione non sia stata contagiata dal “virus della presunzione”, per usare le stesse parole del tecnico. E’ questa la maggiore preoccupazione di Ventura, anche se i primi piccoli intoppi non si sono fatti attendere. Prima l’infortunio del giovane Romero, poi quelli di Gazzi e Barreto, e a seguire una contrattura anche per Rivas. Nulla di grave, i tre dovrebbero essere recuperabili per la sfida in terra campana. Domenica sera, al San Paolo, i galletti proveranno a “vendicare” l’immeritata sconfitta patita la passata stagione, quando furono condannati da un gol nel finale.

Il Napoli non è cambiato molto, c‘è un Cavani in più ma anche un Quagliarella in meno. Intanto, dopo il no di Rinaudo, per non essere colto impreparato, Ventura studia valide alternative al centro della difesa. L’allenatore biancorosso sta provando nel ruolo di marcatore il terzino sinistro Parisi e il centrocampista Alessandro Gazzi. Segno che la fiducia nei confronti di Rinaldi non è molta e che Raggi non ha convinto al centro della retroguardia. E’ stato lo stesso tecnico ad ammetterlo: «La situazione in difesa – ha dichiarato - non è facile. E’ evidente che da qui a gennaio dobbiamo ingegnarci».