Ventura crollato: cosa c'è dietro l'addio
'TROPPA PRESSIONE' - Dietro ci sono tanti fattori. Non problematiche con i giocatori, perché la gran parte della squadra era dalla parte di Ventura; neanche crepe nel rapporto con la società, dal ds Romairone in giù tutti si sono sempre schierati con lui nonostante un inizio disastroso dal punto di vista dei risultati come del gioco. Tanto che non era arrivata alcuna avvisaglia del suo passo indietro. Ventura ha ceduto psicologicamente, nella testa; ha avvertito troppa pressione, lo ha confessato a chi gli sta vicino. I riflettori sempre addosso, un Paese ancora avvelenato nei suoi confronti per la clamorosa e imperdonabile debacle Mondiale, una situazione sempre più pesante che il punticino nello scontro determinante col Bologna non ha contribuito ad attenuare. Sente tutti contro, Ventura; non al Chievo ma lì fuori, in un calcio che lo vede come bersaglio sempre più immediato da un anno - era proprio di questi tempi, il disastro contro la Svezia - ad oggi. L'ex ct azzurro ha preferito fare un passo indietro: dimissioni, incredibile ma vero se si pensa che neanche un mese fa trattava per due giorni interi per un contratto biennale così da costruire un progetto. Precipitato invece in tre settimane. Anche per questo la dirigenza del Chievo è sorpresa, sconvolta, arrabbiata. Ma Ventura l'ha detto ai suoi giocatori: da quel momento, non se l'è più sentita.