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Veneziamania: poco entusiasmo e zero pretese. In città si tornerà alla mediocrità di centro classifica della Serie B
Il primo gol nasce da un vero e proprio regalo di Ceccaroni. Strano per il capitano questi tipi di errore. Eppure respinge in area un cross, al posto di metterlo fuori e devia (sfortunatamente) nella propria porta il tiro di La Gumina per il vantaggio ospite. C’è stata anche una reazione da parte dei padroni di casa ma il raddoppio beneventano taglia completamente le gambe agli arancioneroverdi.
Diciamolo molto schiettamente. La Serie A è stata una stupenda parentesi ma più di vivere le soddisfazioni di battere la Roma, pareggiare con la Juve, uscire da San Siro con una grande prestazione non si può. E’ il massimo che Venezia si concede e probabilmente interessa. Genoa, Parma, Bari, Cagliari, Palermo hanno bacini d’utenza superiore, storia calcistica differente. Nell’ambito turistico Venezia detta legge ma in cambio calcistico non c’è una storia che regge una spinta verso l’alto dei ragazzi.
Si tornerà alla mediocrità del centro classifica della serie cadetta con eventuali picchi di promozioni inaspettate o sfiorate. Bisogna essere “la sorpresa” come due anni fa. Come la nostra storia insegna. E dalla storia possiamo solo imparare e ripetere a meno che Niederauer non metta mano al portafoglio. I veneziani lo sanno bene, i soldi possono fare (quasi) tutto.