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Veneziamania: al Penzo il risultato non interessa a nessuno
"Il gioco dell'Inter di Inzaghi é mozzafiato: non possiamo che rendere onore al merito. Ma abbiamo lottato con le unghie e con i denti per 90 minuti. C'é di essere fieri: ci sono le basi per migliorare la nostra giovane squadra" questo il tweet del Venezia Calcio al termine della partita di ieri.
Questo tweet riepiloga molto bene non solo la partita di ieri ma anche quella che é stata la stagione ed é la filosofia del Venezia Calcio in questo anno di Serie A dopo 21 anni: noi giochiamo e ci divertiamo, tutto quello che viene é un di più. Questa filosofia l'ha sposata benissimo la piazza dove non ci sono aspettative ma si tifa per amore della maglia e per divertirsi; allo Stadio si respira un'aria di festa e gioia per la partita. Punto. Non c'é altro. Terminata la partita si ringraziano i propri beniamini per il match e si va a nanna.
Che bello in questo periodo essere un giocatore del Venezia. Immagino piazze come Genoa ora oppure Cagliari: posti meravigliosi dove c'é un tifo molto ben radicato ma quando le cose non vanno bene per i giocatori deve essere complicato reggere il peso di una storia che vanta coppe e scudetti. Venezia, invece, sta vivendo la sua massima espressione in questo momento. Invito i tifosi (ma non credo ci sia bisogno di farlo) a godersi questo periodo perché é veramente magico.
Ora si va a Bergamo con l'Atalanta e siamo sicuri che vedremo altri tifosi festanti, così come a Bologna, spingere i propri beniamini prima del derby contro l'Hellas Verona, squadra simbolo e unica titolata del Veneto.
A Venezia si ama e basta. Si ama il gioco di Zanetti, il duo Ceccaroni-Caldara che sono i Bonucci-Chiellini de "noaltri", si ama la qualità di Busio e la garra di Vacca oltre alla velocità di Okereke e al sinistro di Aramu. Sulle note di "Free from Desire" di Gala e le magiche luci dello Stadio sulla laguna.