Veneziamania: che peccato! Al "Maradona" è mancata la cazzimma
Peccato, peccato, peccato. E' questa la parola che impazza in città dopo la partita contro il Napoli al "Maradona".
Il Venezia esce sconfitto dopo aver giocato per settanta minuti in superiorità numerica. Troppa la differenza tecnica tra le due squadre, uscita evidentemente nel secondo tempo, nonostante l'uomo in più dopo la follia di Osimhen al 23'.
Le lacune mostrate contro il Frosinone in Coppa Italia si sono viste anche ieri.
Eppure la proposta tattica non é malvagia. Portiere che imposta il gioco con Caldara già leader difensivo (ingenuo sul primo rigore) e si cerca di far girare la palla per produrre occasioni da gol.
Nota dolente l'attacco. In 10 contro 11 dopo l'espulsione di Osimhen hai avuto venti minuti di piena supremazia e confusione tattica avversaria. E' lì che dovevi e potevi colpire ma troppo poco fa Forte per liberarsi di Koulibaly così come Di Mariano che ieri sera, a differenza del match contro il Frosinone, è risultato impalpabile.
Mister Zanetti si definisce "incazzato" prima, per poi trovare un alibi sulla mancanza di "8 giocatori". A mio parere é mancata quella che a Napoli si chiama "cazzimma" nel momento decisivo della partita. Troppo molle poi l'ingresso in campo nella ripresa col Napoli che invece ha ritrovato equilibrio tattico e due rigori generosamente regalati grazie a due braccia larghe.
Bisogna invertire la tendenza già a cominciare da Udine prima che i rimpianti inizino ad essere troppi.