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Venezia, la birra ed i tramonti: Joel Pohjanpalo, l'uomo del sogno playoff
LE RETI – E le firme siglate nel match odierno riescono a definire al meglio il talento del giocatore finlandese. La prima è una rete da centravanti vero: cross sul primo palo di Candela, inserimento di Pohjanpalo che, di prima, di destro, insacca alle spalle di Gagno. La seconda è il finale di un’azione meravigliosa del Venezia: Johnsen scatta sulla destra e serve Zampano che trova Andersen spalle alla porta. Geniale il tocco nuovamente per Johnsen che rifinisce per Pohjanpalo, abile a rifinire la manovra con il più facile dei tap in a porta sguarnita. La terza è un capolavoro: lancio lungo col contagiri di Tessman, controllo del finlandese che controlla, si gira e batte Gagno con un delizioso tocco sotto. A chiudere i giochi, da buon nordico, ci ha pensato con un glaciale tiro dal dischetto con il quale spiazza l’estremo difensore gialloblù. Poker, 4-0 e match archiviato prima della cinquina firmata da Zampano.
IL LEADER – Sulla risalita del Venezia dalle torbide acque della zona playout al sogno playoff – ora distanti un solo punto – ci sono pesantemente le iniziali del nazionale finlandese. Lui che, due anni e mezzo dopo il poker di Mancuso nella vittoria dell’Empoli per 5-2 sulla Virtus Entella, ha regalato alla Serie B un nuovo pluri-marcatore in una singola partita, issandosi a soli due reti dallo storico record di Attilio Frizzi: stagione ‘48/’49, 6 centri nell’8-1 con il quale la SPAL ha regolato la Salernitana. Lui, acquistato a titolo definitivo dal Bayer Leverkusen e blindato con un contratto triennale, che il suo futuro lo vede ancora nel cuore della laguna: "Addio in estate? Sto a San Polo. Cammino volentieri, ho il mio bar preferito dove prendo il caffè ed ho la macchina a Piazzale Roma, così in dieci minuti sono al campo. Il mio luogo del cuore è un palazzo antico sul canal grande, c’è un hotel da cui si vedono tramonti fantastici. Non ho in testa di andare via. Vivere qui è un monito per rimanere“. Lui, ammiratore dei tramonti veneziani, che vuole riportare l’alba ed il sole sulla società, riportandola ai massimi livelli. Lui, uomo infinitamente rispettoso, che non esultò dopo che segnò agli Europei – con la sua Finlandia – contro la Danimarca, nella giornata da tutti ricordata per l’attacco cardiaco ad Eriksen. Lui che trova nei gol davanti al proprio pubblico il suo piacere più profondo – come dichiarato sulle colonne de La Gazzetta dello Sport -. E chissà se, per festeggiare questa sontuosa prestazione, bisserà una birra - pur essendo un collezionista di vino, tanto da avere un negozio nella sua Helsinki - in compagnia dei tifosi arancioneroverdi, come successo dopo i 2 assist regalati nella sfida con la SPAL. Lui che ha portato il Venezia a due soli punti dalla matematica salvezza e ad un passo da un’impresa chiamata playoff.