Getty Images
Vazquez tra Juve e Nazionale: 'Valuterò le offerte, prima divento un simbolo del Palermo. Un onore giocare per l'Italia'
SULLA NAZIONALE - "Ho sempre detto che per metà mi sento italiano, mia madre è di Padova e molti miei parenti vivono li, per me sarebbe un onore. Mia madre è contenta, ma mi ha lasciato libero di decidere. Sarebbe un onore. Conte l'ho incontrato a Boccadifalco. Credo che sia uno dei migliori allenatori al mondo. Magari potessi già giocare contro la Bulgaria, non vedo l'ora. Conte l’ho visto soltanto quando è venuto a trovarci a Boccadifalco, poi non l’ho più sentito. Per me è uno dei migliori allenatori al mondo. Non si vincono tre Scudetti di fila per caso. Mi ricorda molto Iachini, anche lui vuole un calcio fatto d’intensità, qualità e bel gioco. Poi, trasmette una carica incredibile, proprio come il nostro tecnico. Penso di essere più utile in attacco, però se Conte mi chiedesse di giocare a metà campo non avrei problemi. L’ho fatto nel Palermo, figuriamoci se non potrei farlo in Nazionale".
SUGLI OBIETTIVI - "Mi piacerebbe arrivare in doppia cifra, sarebbe un bel traguardo. Dybala sta facendo un campionato strepitoso, sono contento per lui. Approdare in una big sarebbe il giusto riconoscimento. Il sostituto lo abbiamo già in casa, è Belotti. Il mio rinnovo è arrivato perché sono molto legato a questo club e perché qui sto benissimo. Europa? Prima pensiamo alla salvezza. Per puntare all'Europa serve il salto di qualità in trasferta. Ci proveremo a partire dalla Lazio".
SUL FUTURO - "Quello che accadrà in futuro dipende dalla società e dalle richieste che arriveranno. Mi piacerebbe però diventare un giocatore simbolo di questa squadra".