Napoli, Mazzarri:| 'Esigo rispetto come Guardiola'
Ripresi gli allenamenti a Castelvolturno.
Napoli: in Europa League sarà turn over.
Il tecnico pensa a Vargas al fianco di Insigne e a Dzemaili al posto di Hamsik.
(Corriere dello Sport)
Il tecnico e l'anno sabbatico: "La scelta di Pep non è stata criticata".
Futuro Mazzarri: "Esigo rispetto, come Guardiola".
Ci sarebbe piaciuto se Walter Mazzarri avesse chiarito il suo pensiero nel corso di una conferenza stampa e non attraverso la radio ufficiale e, quindi, senza contraddittorio. Ma la società ha preferito evitare sollecitazioni diverse. Così, l'allenatore ha potuto spiegare il motivo di certe dichiarazioni che negli ultimi giorni hanno caratterizzato il momento suo e del Napoli. Come la questione legata al futuro, alla possibilità di fermarsi per un anno. «Se ricordate, quest'estate non ho rinnovato per trovare nuovi stimoli. Al termine di questa stagione vedrò cosa fare in autonomia, per la prima volta dopo 12 anni. La stessa cosa l'ha fatta Guardiola, ma lì nessuno ha detto una parola. Non so ancora se deciderò di fermarmi, vedrò più avanti e dipenderà solo da me».
Sconfitta immeritata - Va giù tutto in una volta, Mazzarri. La sconfitta di Torino l'ha contrariato parecchio, come le critiche che gli sono piovute addosso per l'atteggiamento adottato dalla squadra e per alcuni cambi ritardati. «E' vero, abbiamo perso, ma bisogna valutare la crescita che c'è stata. A fine partita ho fatto i complimenti ai ragazzi. Siamo stati gli unici ad avere avuto un maggiore possesso palla contro la Juve. Nel momento in cui abbiamo subito il gol di Caceres li stavamo schiacciando nella loro metà campo. Poi, il gol di Pogba ha chiuso la gara. Magari avremmo potuto pareggiare se non avesse tirato fuori quel sinistro».
Nessuno stress - Non ha partecipato alla seduta defaticante di domenica mattina, il tecnico, soltanto perché era facoltativa. «Ho letto che per stanchezza non sono andato all'allenamento: dopo la gara di Torino ho pensato di dare un giorno di riposo alla squadra e allo staff tecnico. Alcuni giocatori esclusi dalla gara di sabato hanno chiesto di allenarsi, e allora ho messo loro a disposizione un preparatore e tutto l'occorrente. Una cosa normale è stata trasformata in un caso».
Mancate sostituzioni - Sabato sera gli è stato contestato il ritardo per alcune sostituzioni, tipo quella di Insigne per Pandev. «Nella ripresa abbiamo giocato meglio, poco prima del gol di Caceres abbiamo sfiorato il gol con Pandev. La sensazione era quella che la Juve non potesse più colpire. Dal punto di vista tattico siamo stati perfetti; se fosse uscito Pandev, Chiellini poteva salire. Grazie a Goran abbiamo tenuto alta la squadra, se avessi tirato fuori Hamsik sarebbe cambiato l'aspetto tattico. In quel momento ho pensato che il Napoli stava crescendo, cambiare qualcosa sarebbe stato solo un rischio».
Turnover - Lo ha annunciato, Mazzarri, per la trasferta contro il Dnipro, in Europa League. «Se una squadra ha la logica dei doppi ruoli è giusto che sia così: se non faccio giocare Mesto mi si critica perché non lo utilizzo. Stesso discorso vale per Donadel, se non gioca mai, quando potrò valutarlo? E poi, devo valorizzare alcuni giovani come Insigne, Vargas. Se non faccio turnover giovedì quando rientreremo alle 6 di mattina, chi dovrà giocare contro il Chievo?».