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    Vanoli: "I tifosi del Torino hanno qualcosa in più. Superga mi ha fatto venire la pelle d'oca"

    Vanoli: "I tifosi del Torino hanno qualcosa in più. Superga mi ha fatto venire la pelle d'oca"

    Paolo Vanoli è stato eletto miglior allenatore del mese di agosto della Serie A. Il tecnico del Torino ha poi parlato al canale ufficiale della Lega Serie A: "Per me allenare il Torino è qualcosa di grande. Torino è la storia, è l'emozione di essere orgogliosi di poter guidare questo grande club che ha una storia importantissima. La mia visita a Superga? Mi è venuta la pelle d'oca. Da quando sono professionista mi hanno sempre raccontato di questo posto magico. Penso che per fare grandi cose, devi conoscere la storia e quindi il mio primo pensiero era proprio quello di visitare Superga e capire cos'è il Torino. Devo dire che quando sono andato su, sono rimasto veramente a bocca aperta"

    Vanoli ha parlato anche dei tifosi: "I tifosi per noi sono importanti. Devo essere bravo ad unire, penso che i tifosi del Toro abbiano qualcosa in più e noi dobbiamo riuscire tutti insieme ad averla per diventare qualcosa di unico. Il mio primo obiettivo è dare una mia identità di gioco".

    Sulla scelta di consegnare a Zapata la fascia di capitano: "Quando scelgo il capitano deve rappresentare il club a 360°. Deve innanzitutto rappresentare i suoi compagni, e lo fa bene. Penso che sia arrivato alla maturazione giusta per poter indossare la fascia da capitano del Toro, che è una fascia importante".

    Su Coco e Adams: "Coco e Adams sono integrati subito nel gruppo e stanno crescendo tanto, ci possono dare molto. L'obiettivo è diventare una squadra, ora dobbiamo essere concentrati su questo. La storia del Toro parte dai giovani, spero che si affaccino alla prima squadra".

    Infine, Vanoli ha parlato anche dei suoi obiettivi: "Io sogno sempre qualcosa di grande. Perseguire gli obiettivi significa sacrificarsi e lavorare per raggiungerli, il problema è come, ma bisogna saper realizzare i sogni. Bisogna sapersi difendere bene e attaccare bene. Ho avuto la fortuna nella mia gavetta di avere al mio fianco grandi allenatori, in primis con Sacchi che mi ha fatto vedere cosa significa essere maniacale nel lavoro, poi un altro grande allenatore che mi ha insegnato cosa vuol dire fare il manager e gestire un'azienda".

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